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    Sacchi: 'Scudetto? Il Milan pensi a 3° posto ed Europa League, non gioca sempre in 11'. Poi l'attacco a Leao

    Sacchi: 'Scudetto? Il Milan pensi a 3° posto ed Europa League, non gioca sempre in 11'. Poi l'attacco a Leao

    • Redazione CM
    Arrigo Sacchi, storico ex-allenatore di Milan e Nazionale fra le altre, è tornato a dire la sua sul campionato attraverso le colonne della Gazzetta dello Sport togliendo il club rossonero dalla corsa scudetto in cui prima Giroud e poi Simone Inzaghi, hanno provato a ri-inserirlo.

    EQUILIBRIO E CONTINUITA' - "È vero che il calcio ha la capacità di racchiudere in 90 minuti le emozioni di una vita, e dunque tutto è possibile, ma è altrettanto vero che il Milan, ora, deve trovare un equilibrio, in campo e fuori, e deve dimostrare di avere continuità di rendimento. La logica dice che adesso Inter e Juve hanno un notevole vantaggio e, quindi, i rossoneri è bene che non corrano troppo con la fantasia e si concentrino su quello che devono fare per migliorare"

    EUROPA LEAGUE - "Tutt’altro, è una competizione molto importante e il Milan fa bene se ci punta. L’importante è che prosegua nel percorso di crescita che sembra avere intrapreso, almeno per quanto visto con la Roma. Il Milan ha fornito un’ottima prestazione anche se, lo sapete, io sono molto esigente: ogni tanto la squadra si allunga troppo e finisce per fare fatica".

    GABBIA VS LUKAKU - "Gabbia, in difesa, è stato molto attento. È vero che Lukaku si è mosso poco, e quindi non ha creato gravi pericoli. Però Gabbia ha dimostrato di essersi inserito bene nel reparto. Aveva fatto molto bene anche Calabria, sia in fase difensiva sia aiutando la costruzione. Peccato per l’errore in occasione del rigore. Certe sviste si pagano a caro prezzo".

    LEAO - "È fatto così. Va a strappi. È un giocatore che, se avesse maggiore continuità, sarebbe un fuoriclasse. Deve crescere dal punto di vista temperamentale, ammesso che ciò sia possibile"

    NON GIOCA IN 11 - "Non vedo perché non possa esserlo. Non ha avuto un percorso esaltante finora, ma ha tutto per svoltare e imboccare la strada giusta. L’importante è che non pensi allo scudetto, che non si metta pressioni addosso e che faccia quello che vuole il suo allenatore. Il Milan, quando gioca in undici, è forte. Il problema è che non sempre gioca in undici, a volte in cinque o sei. Questo è l’aspetto da correggere".

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