Sabatini VS Wanda, apparecchiato l'addio di Icardi: chi accanto a Lautaro?
L'INDIZIO - L’Inter, dunque, inizia a considerare strade mai perlustrate prima. L’addio di Icardi a fine stagione non è scontato, ma è tutt’altro che impronosticabile. L’acquisto di Lautaro Martinez è solo un piccolo indizio, non è certamente la prova definitiva, ma svela nuovi orizzonti. Anche perché i quasi 30 milioni investiti per concludere la trattativa con il Racing spingono a prevedere un cospicuo utilizzo del classe ’97, da schierare lì davanti, proprio dove Icardi non ama condividere spazi con nessuno, tanto per citare una recente frase di Spalletti, che anticipa quello che potrebbe essere un futuro problema: Icardi e Lautaro Martinez potranno giocare insieme? La storia nerazzurra dell’ex Sampdoria ben illustra come abbia sempre spinto nell’ombra altri colleghi di reparto. C’è chi, come Osvaldo, è stato ceduto e chi, come Eder, è ormai stanco delle ricorrenti panchine.
RAPPORTI LOGORI - Giusto, quindi, interrogarsi su quello che potrebbe essere il progetto tecnico dell’Inter senza Icardi, nonostante la parole di Alessandro Antonello abbiano in qualche modo tolto dal mercato la punta argentina: “È una pedina fondamentale del nostro progetto”, ha spiegato l’amministratore delegato, che però ha concluso il concetto spiegando: “Non è questo il momento di parlarne”. Una sorta di attesa per il giudizio definitivo, anche se i rapporti tra l’Inter e Wanda Nara sono ormai ai minimi termini (Leggi anche le bordate di Sabatini a Wanda Nara).
UNA PUNTA ESPERTA DA AFFIANCARE A LAUTARO - La domanda che in molti si pongono è: Lautaro Martinez è già pronto a raccogliere l’eventuale eredità di Icardi? La risposta è no. Ovviamente no. Giovanissimo e non ancora abituato al calcio europeo, il classe ’97 avrà bisogno di una spalla che gli faccia da apripista. Una punta che lo alleggerisca dalle pressioni, che sarebbero senza dubbio maggiori se dovesse sostenere da solo il peso dell’attacco nerazzurro. Un’idea valida potrebbe essere rappresentata da Edin Dzeko, che la Roma avrebbe venduto già a gennaio - se il calciatore avesse trovato l’accordo con il club inglese - e che Spalletti raccoglierebbe a braccia aperte”.