Sabatini sullo sfogo di Buffon: 'Andava rispettato, non me la sono sentita di fermarlo'
Intervistato da tvblog.it Sandro Sabatini, caporedattore di Mediaset e volto della Champions League per Premium, ha spiegato quanto successo in studio durante il celebre sfogo di Buffon nel post Real Madrid-Juventus: "In linea teorica l'addetto stampa tira per la giacchetta Buffon e gli dice 'stai calmo, sii più diplomatico'. In pratica, di fronte ad un monumento come Buffon, non esiste alcun addetto stampa in grado di limitare o indirizzare Buffon. Invece, io sono stato molto criticato per non aver controbattuto a Buffon quando usava espressioni obiettivamente esagerate nei confronti dell'arbitro. Pochi se ne sono accorti, ma ogni volta che Buffon diceva una parolaccia, alle mie spalle in studio scattava un tentativo di applauso da parte del pubblico. Ho rivisto la scena - ed io non lo faccio mai: dicevo 'calmi, calmi' al pubblico; questo mi ha fatto perdere la percezione della densità delle dichiarazioni di Buffon e un po' di rigore giornalistico. Non me la sono sentita in quel momento di dirgli 'guarda che il rigore c'era, stai esagerando nella reazione'. Non me la sono sentita di fermarlo, placarlo e redarguirlo. Il suo era uno sfogo e Buffon andava rispettato anche nelle sue debolezze. Col senno di poi si possono dire tante cose".