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Sabatini: finisce il campionato e la Juve ha già allungato
E poi non bastavano il vestito a festa di un campionato stravinto, la "pochette" della Coppa Italia e lo zaino in spalla per arrivare fino a Berlino, addirittura a giocare la finale Champions. E pensate che a tutto ciò la Juve sta provando ad aggiungere a centrocampo Nainggolan (se partirà Vidal) e in difesa Benatia (a prescindere dalla partenza di Ogbonna).
Questo il mercato di Marotta e Paratici a fine maggio. Basta e avanza per farsi approvare il piano ferie da Agnelli: una settimana in più di mare non gliela toglie nessuno, se la meritano.
E gli altri che fanno? Finiti di sfogliare i giornali al bar sul frigorifero dei ghiaccioli, di guardare i canali all news in tv, di accarezzare gli smartphone sperando nelle novità dalla app di calciomercato.com, viene facile immaginare l'apprensione dei tifosi non bianconeri.
E' vero che il campionato solitario ha consentito alla Juve di agire in netto anticipo, però questo non giustifica chi si sta muovendo in netto ritardo. Solo Pippo non lo sapeva, anche il Milan poteva programmare molto prima. Invece Berlusconi e Galliani si sono messi nell'ansiogena condizione di soddisfare i tifosi solo sbandierando Ancelotti e Ibrahimovic. Ma ingaggiarli non assomiglia certo a una formalità da sbrigare.
Invece l'Inter aspetta da mesi il sì del City, dopo aver sentito "yes" da Yaya Tourè. Ma c'è il pericolo che entrambi diventino "no". E per l'Inter sarebbe punto e a capo. Perchè d'accordo qualche colpetto giovane (Duda il nuovo Hamsik e Murillo il nuovo Cordoba) ma niente di realmente nuovo, all'orizzonte, se Mancini non orienterà la squadra con quattro punti cardinali ben riconoscibili: portiere, difensore centrale, regista e attaccante. Non servono stelle. Bastano raggi di luce da seguire, dopo i chiaroscuri di Handanovic, Ranocchia, Medel e Icardi. Quest'ultimo, per motivi contrattuali. A proposito: ma com'è possibile che sia ancora in bilico il rinnovo contrattuale più ufficiosamente annunciato degli ultimi mesi? E non si dia la colpa a Wanda. Che ci tiene ad apparire, è risaputo. Ma per selfare sorridente, non per mettere il muso.
Ci sono poi la Roma due volte seconda e il Napoli forse due volte terzo. Rispetto alle milanesi hanno avuto meno tempo per pianificare il futuro, i milioni dalle Coppe, i programmi estivi, eccetera eccetera. Tutto vero, sì. Ma altrettanto evidenti i tentennamenti: della Roma dopo l'approssimativo mercato di gennaio, del Napoli a causa delle indecisioni di Benitez, Higuain e spagnoli di contorno.
Insomma, non bastava il campionato che si conclude in questo week-end. S'è aggiunto anche il mercato ad aumentare il divario tra Juve e Resto d'Italia. Siamo appena a fine maggio. C'è un'estate per rimediare. Sarà bollente.
Sandro Sabatini
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