Sabatini: Dybala e Zamparini al festival di San Rinnovo, Moratti blindò Recoba
Arrotando la erre, agitando la mano piena di anelli e smuovendo quel cesto di riccioli bianchi che aveva allora, l’ultimo a pronunciare la parola “corrotti” era stato Giampiero Mughini. Tempi lontani, di processi del lunedì e appelli del martedì attesi con le aspettative di chi non aveva già avuto moviole e contro moviole, righe e prospettive in tempo reale. “Vorreste insinuare che gli arbitri sono corrotti, ripeto co-rrrr-otti, dall’avvocato Agnelli?!?!”. Si accalorava così tanto, quel Mughini che ancora oggi imperversa a TikiTaka, che imitatori, cabarettisti e Gialappi lo ringraziavano e ci arrivavano serenamente a fine mese.
Da fine secondo millennio a questa settimana: limitatamente al mondo del calcio, sono passati un paio di decenni senza che nessuno pronunciasse ancora la parola “corrotto”. L’ha fatto con veemenza Zamparini, pressoché coetaneo di Mughini e anche lui ex riccioluto bianco. Ha detto che “Dybala è corrotto dai suoi procuratori” ed è evidente che il significato della parola s’è un po’ distorto nel tempo. O forse no. Dybala è davvero “condizionato economicamente” dai suoi agenti, che hanno appena interrotto le trattative per il rinnovo del contratto in scadenza nel 2016.
In certe situazioni, i tifosi si schierano dalla parte del presidente. E fanno finta di ignorare che Zamparini vuole rinnovare il contratto con Dybala non per tenerlo. Per venderlo. Chiaro? L’archivio del mercato (e il sito calciomercato.com ne è testimone storico) è pieno di situazioni simili. Vent’anni fa Moratti voleva tenere a tutti i costi Recoba che, in scadenza di contratto, era manovrato (oggi si direbbe “corrotto”?) dal suo potentissimo agente Paco Casal. Tira e molla affidato ai dirigenti. Trattative infinite. La situazione non si sblocca e Moratti che fa? Chiama il suo cocco uruguayano in ufficio e gli offre un miliardo (di lire) in più della richiesta. Per la cronaca, Recoba andò a guadagnare 16 miliardi netti all’anno. Più di Ronaldo e Vieri… Ognuno con i propri soldi è libero di fare ciò che vuole. Sbagliando, forse, ma l’Inter rinnovò il contratto a Recoba per tenerlo. Non per venderlo. E’ differenza fondamentale. Come fa Zamparini a dare tutta la colpa ai procuratori-corruttori se il Palermo ha invece intenzione di cedere Dybala? Il talentino argentino vale 25 milioni se venduto questa estate a un anno dalla scadenza. La quotazione raddoppia se vincolato da un contratto più lungo. Ballano un sacco di milioni e, scusate la domanda schietta: perché li deve prendere tutti Zamparini?
“Non gli parlo più”, ha detto il presidente del Palermo. Con aggiunte tipo “è cambiato, non è più lui”. Frasi da innamorati delusi. Perché questo sono stati, i due. Zamparini lo scoprì ragazzino nella serie B argentina e fu colpo di fulmine. L’ha preso, l’ha difeso. Adesso lo ha offeso. Finirà con un divorzio che farà guadagnare il giusto sia a Dybala sia al Palermo. Così faranno pace. E un giorno li vedremo cantare “Felicità”, come Romina e Al Bano, al festival di San Rinnovo.
Sandro Sabatini (giornalista Sky Sport)
Web: sandrosabatini.com - Twitter: @Sabatini - Facebook: SandroSabatiniOfficial