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Sabatini: 'Allegri da scudetto con Pogba. Karsdorp ha sbagliato a non presentarsi. Kvaratskhelia e Spalletti...'
ALLEGRI E LO SCUDETTO - "Allegri è un allenatore a tutto tondo, guarda tutti i dettagli. La rimonta della Juventus non è casuale, ha fatto ritrovare alla squadra un modo di stare in campo, di pensare. È una prerogativa degli allenatori esperti e capaci di metabolizzare la sconfitta come Allegri. Ha avuto qualche difficoltà, è tornato da due anni di beato ozio. Ma ora la squadra competitiva al massimo. Per me la Juve tornerà in gioco per tutti gli obiettivi. Per lo scudetto deve fare una scalata furibonda, ma quello che sta facendo oggi in campo è tanto, è tornata a ragionare come una grande squadra. Dipenderà da come si ripresenta Pogba, perché Chiesa sembra tornato già in condizione. Se Pogba si ripresenterà al suo livello, la Juve se la giocherà fino in fondo anche per lo scudetto. Sembra un paradosso, ma io sono l'uomo dei paradossi".
SPALLETTI - "Me l'aspettavo. Il Napoli da subito mi è sembrata una squadra con sincronie straordinarie. Quando certe dinamiche si vedono così in fretta, viene da pensare subito a un gran campionato. Kvaratskhelia non me l'aspettavo così forte e mi suscita una certa invidia, perché quella è una vera scoperta. È una locomotiva, quando si mette in movimento è inarrestabile. Ma oltre alla potenza ha anche una grande tecnica. Hanno imbroccato tutto, prima di tutto è stato bravo il direttore sportivo. Poi Luciano è un artista senza regole, è pura genialità. È un istrione incredibile, in qualsiasi cosa faccia. Ha fatto una cosa meravigliosa fin qui. Se potessi scegliere l'allenatore di una squadra per vincere sceglierei lui".
KARSDORP E LA ROMA - "Mi sarei trovato in difficoltà non tanto per il mercato ma per questioni professionali e umane. Karsdorp ha fatto un errore grave a non presentarsi un ritiro, un calciatore deve seguire le regole del gruppo. Sarà un po' contrariato, ma non ha diritto di sottrarsi alle regole. La Roma gioca male, ma non consegna mai le partite e questo è nella mentalità di Mourinho. Restano sempre nella partita con l'opportunità di fare risultato anche a tempo scaduto".
MONDIALI - "Mondiali? Ci ripenso oggi per la prima volta, ho dovuto staccare dopo l'eliminazione dell'Italia. Voglio vedere prima come le squadre affronteranno queste partite, ci sono tante squadre competitive. Da quando ho visto allenarsi Tomiyasu ho capito che in Giappone hanno una cultura del lavoro e una capacità di seguire l'allenatore straordinario. È una squadra che non vorrei mai affrontare".
INTER - "Cosa è successo? L'impressione è che fossero totalmente scollegati come squadra, che è il primo passo verso il baratro. Quando non si ragiona nella stessa direzione, non hai possibilità di mettere fuori la testa. Qualche giocatore pensante l'Inter ce l'ha, per esempio Dzeko che è uomo di spogliatoio. Oppure Barella, che sembra predisposto al comando. Quelli più maturi si saranno messi insieme per cercare di far passare certi messaggi, hanno cercato una soluzione ed evidentemente l'hanno trovata. Deve essere definitiva perché i punti che doveva perdere l'Inter li ha già persi".
TROPPI STRANIERI - "Se io ho l'argentino o il brasiliano che sono bravi perché non devo farli giocare? Io faccio giocare loro, poi se ci sono italiani più bravi ben venga".
SCUDETTO - "Per vincere lo scudetto serve costruire una squadra da scudetto, l'allenatore è una variabile controllata. Rose forti come quelle di Napoli, Milan e in parte anche della Juve".