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Sabatini a CM: 'Non contano i sentimenti di Inter o Juve, Lukaku a 40 milioni è un affare a prescindere'
In questi giorni, però, si assiste a un'imbarazzante trasformazione delle opinioni diffuse nelle settimane precedenti. Parliamoci chiaro: fino a venerdì scorso, 40 milioni erano ok perché… Il giocatore ha l’Inter nel cuore, a Milano lo trattano da re, può giocare senza il dualismo con Dzeko, è in sintonia con Inzaghi, i compagni lo adorano e viceversa, eccetera eccetera. Adesso, invece… È un traditore, la Juventus dovrebbe tenere Vlahović, farebbe meglio ad andare in Arabia, l’Inter l’ha mollato, lo vuole solo Allegri, eccetera eccetera.
Per coerenza, chi scrive pensa che Lukaku sia un attaccante forte ma con evidenti limiti tecnici. Straripante quando parte dalla linea di metà campo, impacciato quando deve muoversi attorno alla lunetta dell’area di rigore. E due anni fa gli oltre 110 milioni incassati dall’Inter erano stati un capolavoro di Ausilio e Marotta, al pari del prestito “solo ingaggio” di un’estate fa. Sempre per coerenza, con il supporto delle statistiche della stagione scorsa e delle valutazioni di mercato che girano per altri attaccanti, bisogna serenamente ammettere che 40 milioni per Lukaku sono un prezzo conveniente. E va detto per la Juventus oggi, come per l’Inter ieri! Senza invece orientare le opinioni per odio o amore, orgoglio o pregiudizio. Nè tanto meno andare dietro alla cascata di antipatia bianconerazzurra che Lukaku si è tirato addosso per il tradimento della parola data all’Inter. Ma nel calcio, almeno quello serio, contano i numeri: gol e soldi. Non i discorsi e le sensazioni. Nè (purtroppo?) i sentimenti.