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    Sabatini a CM: 'Non contano i sentimenti di Inter o Juve, Lukaku a 40 milioni è un affare a prescindere'

    Sabatini a CM: 'Non contano i sentimenti di Inter o Juve, Lukaku a 40 milioni è un affare a prescindere'

    • Sandro Sabatini
      Sandro Sabatini
    Quanto vale Lukaku? 40 milioni, ok il prezzo è giusto. Si può trattare su bonus e/o modalità di pagamento, ma il Chelsea ha fatto i conti, accettati prima dalla Juventus e poi dall’Inter (salvo poi la retromarcia doverosa e forzosa). 40 milioni, prezzo giusto per Lukaku? I numeri li trovate ovunque. Come le statistiche e la carriera. Il belga ha sempre segnato molto, anche con modalità di gioco e allenatori differenti. L’ingaggio è notevole, attorno ai 9 milioni, che sono sempre meno degli 11 percepiti al Chelsea ma comunque uno sproposito per il calcio italiano attuale. Quali sono i numeri di Lukaku? Consideriamo solo l’ultima stagione, quella in cui è stato infortunato e non ha esibito un rendimento all’altezza delle aspettative. Il belga ha segnato 14 gol e offerto 7 assist in 1988 minuti. Confronto con il più vecchio Giroud: 18 gol e 7 assist in 3209 minuti. Invece Abraham, con cui c’è in comune l’epurazione dal Chelsea: 9 gol e 7 assist in 3185 minuti. Infine Vlahovic, destinato a lasciare la maglia della Juve: 14 e 4 assist in 2945 minuti. Ecco. Adesso fate voi le somme, poi gol+assist divideteli con i minuti giocati, aggiungete o togliete statistiche secondarie (passaggi riusciti e sbagliati, falli commessi e subiti, ecc.). Elaborando i conteggi come meglio si crede, e confrontandoli anche con altri attaccanti internazionali, i 40 milioni di Lukaku sembrano una valutazione assolutamente congrua, se non addirittura conveniente per chi lo acquista. Anche immaginando una futura rivendita.

    In questi giorni, però, si assiste a un'imbarazzante trasformazione delle opinioni diffuse nelle settimane precedenti. Parliamoci chiaro: fino a venerdì scorso, 40 milioni erano ok perché… Il giocatore ha l’Inter nel cuore, a Milano lo trattano da re, può giocare senza il dualismo con Dzeko, è in sintonia con Inzaghi, i compagni lo adorano e viceversa, eccetera eccetera. Adesso, invece… È un traditore, la Juventus dovrebbe tenere Vlahović, farebbe meglio ad andare in Arabia, l’Inter l’ha mollato, lo vuole solo Allegri, eccetera eccetera.

    Per coerenza, chi scrive pensa che Lukaku sia un attaccante forte ma con evidenti limiti tecnici. Straripante quando parte dalla linea di metà campo, impacciato quando deve muoversi attorno alla lunetta dell’area di rigore. E due anni fa gli oltre 110 milioni incassati dall’Inter erano stati un capolavoro di Ausilio e Marotta, al pari del prestito “solo ingaggio” di un’estate fa. Sempre per coerenza, con il supporto delle statistiche della stagione scorsa e delle valutazioni di mercato che girano per altri attaccanti, bisogna serenamente ammettere che 40 milioni per Lukaku sono un prezzo conveniente. E va detto per la Juventus oggi, come per l’Inter ieri! Senza invece orientare le opinioni per odio o amore, orgoglio o pregiudizio. Nè tanto meno andare dietro alla cascata di antipatia bianconerazzurra che Lukaku si è tirato addosso per il tradimento della parola data all’Inter. Ma nel calcio, almeno quello serio, contano i numeri: gol e soldi. Non i discorsi e le sensazioni. Nè (purtroppo?) i sentimenti.

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