Redazione Calciomercato
Sabatini a CM: 'Ecco perché il Var a chiamata non può funzionare. Vadano gli allenatori al monitor'
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La scorsa settimana s’era fatto avanti addirittura Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A, per proporre il “challenge” a chiamata dagli allenatori, forse non esattamente consapevole delle problematiche ambientali (immaginate un derby…). Ma la principale difficoltà è oggettiva: come può un allenatore chiamare l’intervento del Var se - di fatto - il Var ha già visto e deciso? Quindi, di fatto, è già “intervenuto”, anche semplicemente con quello che viene definito “silent check”? In pratica: dalla propria posizione a bordo campo, l’allenatore gioca il “jolly” tentando di far credere di aver visto meglio lui sia dell’arbitro in campo che dell’arbitro al Var? È ragionevolmente improbabile. Ed è assolutamente impossibile che gli arbitri possano poi ammettere - tutti assieme - qualsiasi errore visto dalla panchina, a meno che non sia la decisione sul un fallo laterale.
Ci sarebbe però una soluzione. O almeno un tentativo da sperimentare. Arbitro di campo e varista che, davanti al monitor, chiamano gli allenatori e fanno sentire loro il dialogo, consentendo domande e chiarimenti regolamentari.
Provate a immaginare. Genoa-Inter, episodio del recente “Open Var”. L’arbitro viene chiamato, anziché lasciato alla baraonda delle proteste in campo. E al monitor di bordo campo si riguardano le immagini, assieme, con l’arbitro al Var, convocando anche gli allenatori con diritto di parola. Inzaghi dice - immaginiamo - “tutto buono”. Gilardino segnala la spinta con due mani di Bisseck sulla schiena di Strootman. L’arbitro di campo si rende conto meglio, il Var anche: così arriva la decisione. E non si tratta di una decisione che sconfessa l’arbitro di campo o il Var, semplicemente perché non è stata ancora presa prima della condivisione con gli allenatori.
Torna in mente Pierluigi Collina, fuoriclasse, nel famoso Inter-Juve del campionato 1996/97, quando un guardalinee non aveva visto una deviazione di testa fondamentale per un gol in fuorigioco. L'arbitro Collina (ripeto: fuoriclasse) se ne rese conto. E si mise in proprio, nella decisione. Annullò il gol, segnalando il fuorigioco. Ma prima di far ricominciare la partita, si diresse verso la panchina interista per spiegare all’allenatore Roy Hodgson. A fine spiegazione, i due si strinsero la mano. San Siro non applaudì. Ma capì.
Ecco. Quello era il vero challenge al Var. Anche senza… Var!