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  • Sabatini a CM: 'De Siervo e Tebas confermano una sensazione, è l'epoca delle SuperLeghe locali'

    Sabatini a CM: 'De Siervo e Tebas confermano una sensazione, è l'epoca delle SuperLeghe locali'

    • Sandro Sabatini
      Sandro Sabatini
    Un passo indietro. “La Repubblica” intervista Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega calcio, che dichiara: “L’auspicio è che la sanzione per le plusvalenze (ndr: la Juventus penalizzata di 15 punti) possa essere riconsiderata perché asimmetrica sia a livello europeo, sia italiano”. La sintesi è tutta nell’uso dell’aggettivo “asimmetrica”: significa priva di corrispondenza e proporzione. Quindi, ingiusta.

    A che titolo parla De Siervo? Può un dirigente di Lega invadere il campo di Coni e Federcalcio? Perché difende solo la Juve? Domande imbracciate come armi, da influencer e portavoce del tifo non visualizzabile (diciamo così…) in bianconero.

    Mentre si agita l’Italia dei social, dalla Spagna arriva un’altra dichiarazione significativa da un presidente di Lega, lo spagnolo Javier Tebas. In riferimento al Barcellona accusato di aver corrotto - fino al 2018 - i vertici arbitrali, il numero 1 della Liga dice: “Non ci sarà alcuna sanzione, perché i reati sportivi vanno in prescrizione dopo tre anni”. Anche qui, in maniera ancor più netta e decisa, vengono scavalcate le altre istituzioni sportive, su tutte la Federazione.

    Qualche giorno fa, invece, il Manchester City era stato accusato di mancato rispetto del fair play finanziario, in relazione a stipendi pagati negli ultimi quindici (15!) anni. Ma qui l’accusa è stata avviata dalla Premier League, ovvero la Lega inglese, in collaborazione con l’Uefa.

    Juventus, Barcellona e City: le tre inchieste sono ancora lontane dal traguardo e dalle successive conseguenze. Ma, almeno in superficie, è facile notare inquietanti diversità:

    1. La Lega italiana dice che le plusvalenze italiane devono essere trattate come tutte le plusvalenze, italiane ed europee.

    2. La Liga spagnola decreta la prescrizione sportiva per il reato di corruzione, rinviando il Barcellona - eventualmente - alla giustizia penale.

    3. La League inglese si muove con l’Uefa, preannunciando decisioni e sanzioni in tempi lunghissimi, attraverso il lavoro di una commissione indipendente.

    Vedremo quali saranno le evoluzioni di queste tre situazioni, ma intanto si nota l’assenza di reazioni ufficiali. In Italia, nessun dirigente di club ha controbattuto alle dichiarazioni di De Siervo, tanto da far supporre che la presa di posizione dell’amministratore delegato fosse stata in qualche modo preannunciata e/o condivisa in Lega.

    In Spagna le grandi potenze di Madrid non si sono opposte al Barça, corruttore ma già in prescrizione. Forse perché anche Real e Atletico avrebbero qualcosa da giustificare, se dovesse scatenarsi un fuoco incrociato di accuse.

    In Inghilterra, la Premier League detta legge da decenni ormai. E dialoga con l’Uefa sostanzialmente senza passare dalla FA (la Football Association, la Federazione inglese).

    Le Leghe guidano, comandano. Le Federazioni assistono, gestiscono. Prima ancora che venga ufficializzata la Superlega europea, in Italia, Spagna e Inghilterra sta accadendo qualcosa che sfugge alle istituzioni tradizionali: le SuperLeghe locali.
     

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