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Russia: nessun esonero per Capello. Pesa come un macigno la clausola rescissoria da 30 milioni di euro
Nessun esonero in vista per il ct della Russia Fabio Capello. L'Unione calcistica russa, per bocca per presidente Nikolai Tolstikh, ha preso le difese dell'allenatore italiano dopo le dure polemiche dei giorni scorsi per il fallimento al Mondiale: ''Quando si parla della durata del contratto sono previste clausole di disdetta ma ora è necessario parlare d'altro. A settembre la nostra squadra dovrà partecipare alle qualificazioni degli Europei e ci sono i preparativi per i mondiali di casa (nel 2018, ndr). La critica e l'analisi certamente ci devono essere, ma tutto deve essere rivolto al miglioramento del gioco della nostra squadra, quindi tutto deve essere costruttivo''. A fine luglio, sempre secondo quanto riferisce Tolstikh, Capello presenterà alla Federazione un resoconto sul suo operato, ma non ci sarà alcuna audizione alla Duma, il Parlamento russo. I maligni riferiscono che a salvare Don Fabio sia stata la penale di 30 milioni di euro per liberarlo dal contratto in essere fino al 2018.