Ruiu: 'Il Milan ha fatto il salto di qualità. Funziona il turnover di Pioli, ma De Ketelaere ha troppa paura'
La prima vittoria stagionale in Europa non arriva dopo una prestazione scintillante, ma è proprio per questo che assume ancora più valore. I croati chiudono tutti gli spazi, soprattutto il binario di sinistra dove la coppia Theo-Leao non riesce a essere devastante come al solito, anche se poi a conti fatti sono proprio loro due a diventare decisivi nel tabellino (il portoghese conquista il rigore e da l’assist per il raddoppio, il francese sforna il cioccolatino che chiude la partita). Nonostante le difficoltà a superare il muro della Dinamo il Milan gioca da grande squadra e non si scompone cercando altre vie per trovare il gol. Sfonda soprattutto sulla destra dove Saelemakers conferma di esaltarsi in Europa segnando il secondo gol in due partite. Giroud non è nella sua serata migliore, ma si conferma un cecchino dal dischetto e poi Pioli si permette di farlo rifiatare dato che domenica contro il Napoli dovrà fare gli straordinari, essendo squalificato Leao.
Per fare gol al Milan c’è bisogno di una giocata spettacolare della coppia Petkovic-Orsic, ma anche qui i rossoneri confermano di aver trovato la mentalità della grande squadra perché non fanno una piega e tornano ad attaccare alla ricerca del terzo gol. Che puntualmente arriva proprio con uno dei nuovi entrati, Pobega. Oltre a vincere Pioli continua ad applicare un profondo turnover con il duplice effetto positivo di coinvolgere tutti nel progetto e di non spremere le energie dei titolari. Toglie anche il migliore in campo Bennacer. L’unica nota stonata del debutto casalingo di Champions è la prestazione di De Ketelaere che ancora una volta sembra troppo intimidito, anche se stavolta ha l’attenuante di esser stato schierato in un ruolo non propriamente suo. Al di là dell’evidente disagio di posizione, il belga dimostra di aver troppa paura di sbagliare. Fa bene Pioli a dosarlo per far sì che si ambienti in un calcio molto diverso da quello a cui era abituato e soprattutto a un ritmo di gioco, quello del Milan, che in questo momento è tra i più alti in Europa.