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    Romagnoli e Rugani, dopo di loro il vuoto: Milan-Juve è anche la loro sfida

    Romagnoli e Rugani, dopo di loro il vuoto: Milan-Juve è anche la loro sfida

    • Matteo Serra
    Il destino di Alessio Romagnoli e Daniele Rugani sembra essere legato da un filo comune: sin dai primi passi tra i professionisti, entrambi i difensori sono stati etichettati come futura coppia centrale della Nazionale italiana. In loro gli addetti ai lavori vedono le due colonne su cui costruire il futuro, pronti a prendere l'eredità dei molti difensori fenomenali che hanno indossato la maglia azzurra. Parole di fiducia espresse anche da Andrea Barzagli, probabilmente in questo momento il miglior difensore italiano: "Rugani e Romagnoli rappresentano il futuro. Purtroppo dopo di loro, vedo il vuoto". Parole pesanti, soprattutto pronunciate prima di Milan-Juventus, partita in cui i due giovani saranno protagonisti. 

    INVERSAMENTE PROPORZIONALI - L'anno scorso, rispettivamente ad Empoli e a Genova con la Sampdoria, i due ragazzi hanno fatto benissimo, hanno dimostrato, a discapito della giovane età (Alessio classe '95, Daniele '94), di sapersi disimpeganre con classe e disinvoltura in un ruolo delicatissimo come quello di difensore centrale. Hanno fatto così bene che la Juve ha respinto diverse offerte per Rugani, decisa a farlo crescere alle spalle dei vari Bonucci, Barzagli e Chiellini, mentre il Milan ha addirittura speso 25 milioni per fare di Romagnoli il perno del futuro. Ma da quel momento, le loro carriere sembrano non viaggiare più in parallelo, sembrano aver smarrito la meta comune a cui sembavano destinati. Rugani ha giocato poco, pochissimo nella prima parte di stagione: normale una fase di adattamento ad una grande squadra, giocare ad Empoli non è come farlo alla Juventus. Inoltre non è facile farsi spazio quando hai davanti tre mostri sacri come i centrali juventini. Nonostante tutte le attenuanti, nei primi mesi del campionato Rugani sembrava essere molto indietro nelle gerarchie di Allegri, che spesso gli ha preferito Caceres o addirittura un cambio di modulo nel momento in cui è venuto a mancare uno dei tre titolari. A febbraio quella prestazione deludente contro l'Inter in Coppa Italia sembrava essere la prova del fatto che forse Rugani non fosse ancora pronto per giocare nella Juventus. Eppure da quella partita, nel momento in cui è stato chiamato in campo, Daniele ha risposto presente e contro il Milan, data l'assenza di Chiellini, sarà lui il terzo centrale titolare. Romagnoli invece è arrivato al Milan da predestinato, la cifra importanate pagata per lui e la 13 che fu di un certo Alessandro Nesta. Titolare fisso (27 partite su 31), è il punto di partenza dal quale il Milan vuole ricostruire il suo futuro basato sui giovani italiani. Romagnoli non ha mai convinto a pieno, un inizio tra alti e bassi, sembrava aver trovato finalmente il passo giusto in coppia con Alex nel periodp di positività che ha vissuto il Milan nei primi mesi del 2016. Oggi è finito in pieno nel calderone di critiche e confusione che sta vivendo il Milan, e molti ne mettono in discussione le qualità assolute, non ritenendolo degno di indossare la maglia di Nesta. Proprio nel momento in cui Rugani sta alzando la testa, a Romagnoli si consiglia di abbassarla ed essere più concentrato.

    L'EPISODIO IN NAZIONALE - Il loro nome è stato già affiancato in chiave Nazionale. Non però nella formazione titolare come coppia di centrali, ma al centro di una polemica con il C.T. Conte, reo di aver convocato, in sostituzione dell'infortunato Barzagli, Rugani, praticamente inutilizzato in campionato, e non Romagnoli, che ha giocato con più continuità. La polemica sorge quando tornano alla mente le parole di Conte, che disse di voler convocare solo chi gioca regolarmente nel proprio club. Rugani va in Nazionale maggiore e non gioca neanche un minuto, Romagnoli con l'Under 21 gioca due volte su due titolare, andando pure in gol contro l'Irlanda. Il destino li ha uniti e adesso sembra averli separati. Il Milan, la Juve e soprattutto la Nazionale hanno bisogno che riprendano a viaggiare su binari paralleli e con la stessa destinazione, magari Russia 2018.

     

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