Rugani è da Juve, Saponara ancora no
Daniele Rugani è un giocatore da Juve. Tra i tanti messaggi che si leggono tra le righe a cavallo della sosta, emerge anche questo. Chiaro e forte. Nel momento in cui i tre titolarissimi per un motivo o per l'altro non sono al meglio, con Barzagli che stringe i denti e Bonucci che ha potuto contare sul turno di squalifica per recuperare dalle scorie della Nazionale, con soprattutto Chiellini che ogni volta che ritrova il campo è costretto a fermarsi nuovamente per infortunio, ecco che proprio il più giovane di tutto dimostra di avere capito la lezione. Contro la sua ex squadra, Rugani ha infatti fornito la miglior prestazione in bianconero sotto ogni punto di vista: in termini tecnici ma anche in termini di personalità, risultando di fatto il migliore nell'inedita difesa a tre schierata da Allegri e priva di Bonucci. I mesi in panchina, le gambe tremanti delle prime uscite, ma anche la nerissima serata di San Siro nella semifinale di ritorno di Coppa Italia contro l'Inter, ora sembrano soltanto dei ricordi o meglio dei passaggi obbligati per poter arrivare dove è ora e dove serve di più: vale a dire, ad esser pronto nel momento del bisogno. Sassuolo, Torino, Empoli: per la prima volta in campionato sono arrivate tre occasioni in cui Allegri gli ha dato fiducia dal primo minuto. Nella volata finale per lo Scudetto quindi c'è anche Rugani, probabilmente anche contro il Milan toccherà a lui date le circostanze. E se tre indizi fanno una prova, non sarà più un problema per Allegri schierarlo da titolare. Perchè se è vero che c'è voluto più tempo del previsto, il Rugani visto contro l'Empoli, il suo Empoli, è un giocatore da Juve.
E SAPONARA... - Non lo è sembrato, invece, Riccardo Saponara. Sceso in campo incerottato, ha stretto i denti pur di esserci ed è poi uscito quando proprio non poteva più andare avanti. Ma forse per la voglia di strafare, forse per la voglia di dimostrarsi a sua volta giocatore da Juve, Saponara ha invece fallito l'occasione di dimostrarsi tale. Un girone d'andata monstre che ha stregato la dirigenza bianconera e Fabio Paratici in particolare, poi la flessione arrivata di pari passo con tutto l'Empoli. Rimane nel mirino della Juve, ma nella notte dello Stadium si è perso su quell'occasione che ha fallito da due passi prima che scoccasse il quarto d'ora di gioco sparendo di fatto dal campo. In poche parole, quello visto a Torino non è un giocatore da Juve. O per meglio dire non lo è ancora. Forse però lo potrà diventare, proprio come Rugani. E infatti il suo nome rimane ben impresso sul taccuino degli uomini di mercato bianconeri.
@NicolaBalice