Rugani: "Juve, nessun rancore. Ritorno? Thiago Motta schietto, non credo cambi idea"
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In bici all’allenamento e 50 mila tifosi sempre presenti alla Cruijff Arena. La nuova vita di Daniele Rugani è ad Amsterdam, dove l’ex difensore della Juventus sta brillando con la maglia dell’Ajax. I numeri parlano chiaro: con lui in campo, la squadra di Farioli non subisce gol.
“De Ligt – racconta Rugani alla Gazzetta dello Sport - era certo che mi sarei trovato bene e aveva ragione. Il blasone e i titoli del club si respirano in ogni angolo del centro sportivo e di Amsterdam. La prima volta che ho indossato la maglia biancorossa ho subito avvertito grande responsabilità”.
L’AJAX - “Cosa mi ha colpito? Lo stadio e la tifoseria, caldissima ed esigente. Una volta vincevamo 1-0 e il pubblico ha iniziato a mugugnare perché abbiamo rallentato un po’. Alla fine abbiamo portato a casa il successo, ma senza segnare altre reti. In Italia avremmo esultato, qui no. I tifosi dell’Ajax vogliono i risultati, ma anche divertimento dalla propria squadra. I giornali il giorno dopo parlavano di Ajax che vince ma non convince. C’è un’altra mentalità in Olanda e per me è un grande arricchimento”.
FARIOLI - “È un tecnico giovane, ma sono certo che disputerà una gran carriera: cura i particolari, è minuzioso nella preparazione della partita. Bellissima scoperta”.
RITORNO ALLA JUVE - “Spero mi guardino tutti, non solo quelli della Juve ma anche quelli degli altri club: compresa l’Ajax. Sto facendo bene e sogno di tornare anche in Nazionale. Una chiamata? Sinceramente, non ci penso. Ho digerito tutto, non porto alcun rancore nei confronti della Juve: i rapporti con il club sono ottimi. All’Ajax sto benissimo e Thiago Motta con me è stato molto sincero e diretto al primo giorno di raduno: mi ha detto che non rientravo nel progetto tecnico. Talmente schietto, che non credo possa cambiare idea dopo pochi mesi. Uno può condividere o meno la scelta, però ho apprezzato la sincerità di Motta, è stato limpido e corretto con me. Sarebbe stato molto peggio vivere nel dubbio per due mesi. Peccato soltanto non avere avuto una possibilità in allenamento, a luglio ero infortunato. Sono contento così: all’Ajax sto vivendo una esperienza super sotto tutti i punti di vista”.
LA JUVE ORA - “Sono in contatto con il mio amico Locatelli e sono contento che finalmente venga elogiato dopo tante critiche ingiuste: è un gran giocatore e ha il dna Juve. Il club ha attuato una rivoluzione totale in estate e quindi servirà tempo. Ma è normale che la gente si aspetti di più e voglia vedere sempre la Juventus in alto. […] Mi piace Conceiçao, qui all’Ajax ne parlano tutti benissimo: è stato un anno e ha lasciato un ottimo ricordo. Mi fa piacere vedere Yildiz titolare e con il dieci sulle spalle: Kenan è speciale”.
CR7 - “I miei compagni dell’Ajax mi chiedono soprattutto come era Cristiano Ronaldo. La mia risposta è sempre la stessa: mai visto uno con la sua mentalità. Uno squalo del gol”.
“De Ligt – racconta Rugani alla Gazzetta dello Sport - era certo che mi sarei trovato bene e aveva ragione. Il blasone e i titoli del club si respirano in ogni angolo del centro sportivo e di Amsterdam. La prima volta che ho indossato la maglia biancorossa ho subito avvertito grande responsabilità”.
L’AJAX - “Cosa mi ha colpito? Lo stadio e la tifoseria, caldissima ed esigente. Una volta vincevamo 1-0 e il pubblico ha iniziato a mugugnare perché abbiamo rallentato un po’. Alla fine abbiamo portato a casa il successo, ma senza segnare altre reti. In Italia avremmo esultato, qui no. I tifosi dell’Ajax vogliono i risultati, ma anche divertimento dalla propria squadra. I giornali il giorno dopo parlavano di Ajax che vince ma non convince. C’è un’altra mentalità in Olanda e per me è un grande arricchimento”.
FARIOLI - “È un tecnico giovane, ma sono certo che disputerà una gran carriera: cura i particolari, è minuzioso nella preparazione della partita. Bellissima scoperta”.
RITORNO ALLA JUVE - “Spero mi guardino tutti, non solo quelli della Juve ma anche quelli degli altri club: compresa l’Ajax. Sto facendo bene e sogno di tornare anche in Nazionale. Una chiamata? Sinceramente, non ci penso. Ho digerito tutto, non porto alcun rancore nei confronti della Juve: i rapporti con il club sono ottimi. All’Ajax sto benissimo e Thiago Motta con me è stato molto sincero e diretto al primo giorno di raduno: mi ha detto che non rientravo nel progetto tecnico. Talmente schietto, che non credo possa cambiare idea dopo pochi mesi. Uno può condividere o meno la scelta, però ho apprezzato la sincerità di Motta, è stato limpido e corretto con me. Sarebbe stato molto peggio vivere nel dubbio per due mesi. Peccato soltanto non avere avuto una possibilità in allenamento, a luglio ero infortunato. Sono contento così: all’Ajax sto vivendo una esperienza super sotto tutti i punti di vista”.
LA JUVE ORA - “Sono in contatto con il mio amico Locatelli e sono contento che finalmente venga elogiato dopo tante critiche ingiuste: è un gran giocatore e ha il dna Juve. Il club ha attuato una rivoluzione totale in estate e quindi servirà tempo. Ma è normale che la gente si aspetti di più e voglia vedere sempre la Juventus in alto. […] Mi piace Conceiçao, qui all’Ajax ne parlano tutti benissimo: è stato un anno e ha lasciato un ottimo ricordo. Mi fa piacere vedere Yildiz titolare e con il dieci sulle spalle: Kenan è speciale”.
CR7 - “I miei compagni dell’Ajax mi chiedono soprattutto come era Cristiano Ronaldo. La mia risposta è sempre la stessa: mai visto uno con la sua mentalità. Uno squalo del gol”.
Commenti
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Hai tanto di guadagnato te lo meritavi come uomo e come calciatore.... stare con Motta sarebbe st...