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    Rugani: 'Ho sempre tifato Juve, che forte Dybala'

    Rugani: 'Ho sempre tifato Juve, che forte Dybala'

    Il difensore dell'Empoli, Daniele Rugani ha dichiarato dal ritiro della Nazionale Under 21 in un'intervista a Vivoazzurro.it

    Dopo il formidabile 2014 che hai trascorso, quali sono gli obiettivi futuri? 
    "Continuare a dare quotidianamente il massimo e crescere il più possibile. In questo sono fortunato perché l’Empoli è un club che valorizza i giovani. Gli obiettivi agonistici principali che mi pongo sono la salvezza con l’Empoli, la disputa di un buon Europeo a giugno e il raggiungimento della qualificazione alle Olimpiadi con l’Under 21". 

    A ottobre hai ricevuto la tua prima convocazione in Nazionale, che emozioni hai provato? 
    "E’ stato un evento inaspettato, non ci avrei mai pensato. Mi sono sentito onorato e ho cercato di prendere il meglio da quell’esperienza, imparando dai tanti campioni presenti". 

    Come hai iniziato a giocare a pallone? 
    "Ho iniziato a 5 anni, allenandomi semplicemente con i ragazzi più grandi, dato che non potevo giocare le gare a causa dell’età. Prendevo invece parte alle partitelle con gli amici del mio paese e giocavo a casa con mio fratello. Sono nato come centrocampista, poi a 10 anni, all’Empoli, sono stato arretrato di ruolo". 

    Quando hai capito che avresti potuto realmente fare del calcio la tua professione? 
    "Già da piccolo avevo qualcosina in più degli altri ragazzi. Poi intorno ai 17-18 anni, ho capito che forse potevo farcela". 

    Che poster avevi sul muro della tua cameretta da bambino? 
    "Non avevo poster di campioni particolari, ma, essendo sempre stato un tifoso della Juventus, avevo diversi video e dvd bianconeri, e una maglia di Alex Del Piero. Adesso invece non ho modelli d’ispirazione particolari, cerco di prendere il meglio dai difensori più bravi". 

    In cosa ti senti di dovere migliorare e quali sono invece i tuoi punti di forza? 
    "Dovrei migliorare la sensibilità del mio piede debole, il sinistro, poi vorrei cercare di aumentare la velocità di pensiero e la personalità nel giocare la palla. Il mio punto di forza principale credo che sia la capacità di rimanere concentrato durante tutta la partita". 

    Qual’è il consiglio migliore che ti abbia dato un allenatore o un compagno? 
    "Non ne ricordo uno in particolare, ma credo che l’insegnamento più prezioso che ho fatto mio sia il lavorare tanto, senza mai accontentarsi e sempre guardando al traguardo successivo. Nella mia breve carriera ho appreso che dare sempre il massimo in gara e negli allenamenti alla fine paga". 

    Cosa cambia per un difensore, nel passaggio da Serie B a Serie A? 
    "In A c’è più qualità e velocità nelle giocate. Gli errori li paghi sempre. Gli attaccanti sono più efficaci nelle giocate individuali e precisi nei tiri da fuori area". 

    Qual’è l’attaccante più ostico che ti sei trovato ad affrontare? 
    "Dybala, mi ha messo in difficoltà". 

    Calcio a parte, che persona sei? 
    "Una persona tranquilla: mi piace vedere gli amici, leggo molto e amo giocare a tennis. Il calcio a 5 con gli amici? Lo evito, per non rischiare infortuni". 

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