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    Rugani e un futuro in dubbio: l'idea del Cagliari e quanto 'pesa' per la Juve

    Rugani e un futuro in dubbio: l'idea del Cagliari e quanto 'pesa' per la Juve

    • Marco Demicheli
    Una situazione economica molto complicata, come testimoniato anche dall'iniziativa - subito fallita - della Superlega e dalle dichiarazioni di tanti dirigenti arrivate nei giorni scorsi. È in questo contesto che si svilupperà il prossimo mercato, con i conti di molti club in difficoltà. Non è semplice quindi pensare a colpi faraonici, sarà necessario invece razionalizzare ogni investimento e riuscire a cedere bene prima di acquistare. Anche per un top club come la Juventus, che avrà anche da gestire il probabile rientro dei giocatori che ha ceduto in prestito in questa stagione. Tra di loro, anche Daniele Rugani.

    COSA SUCCEDE - A inizio 2020/21 i bianconeri avevano raggiunto un accordo col Rennes per il difensore, che a gennaio - dopo appena 107 minuti giocati in Francia - ha invece fatto ritorno in Serie A. Tante squadre si erano fatte avanti, da Bologna e Parma al Torino, ma a vincere la corsa per il centrale cresciuto nell'Empoli è stato il Cagliari. L'eventuale conferma del classe '94 passa, ovviamente, dalla salvezza dei sardi. Ma non è automatico l'acquisto a titolo definitivo in caso di permanenza in Serie A della squadra di Giulini, visto soprattutto l'alto ingaggio percepito da Rugani.

    QUANTO 'PESA' - Al momento dell'ultimo rinnovo con la Juve, infatti, Daniele ha firmato un contratto fino al 2023 da 3,5 milioni di euro netti a stagione. In caso di rientro a Torino, quindi, i bianconeri dovrebbero pagare più di sei milioni lordi per il suo stipendio. Una cifra molto alta, per un giocatore che non rientra nei piani del club. Che, quindi, andrà alla ricerca di una nuova soluzione in uscita: difficile pensare a una cessione a titolo definitivo, più probabile un nuovo prestito, con Bologna e Torino che potrebbero tornare a farsi avanti. In quel caso, però, la Juve potrebbe dover partecipare al pagamento dell'ingaggio. Un altro caso difficile da gestire, in un mondo del calcio in piena crisi economica post Covid.

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