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    Rudi Garcia contro Montella: così uguali, così diversi

    Rudi Garcia contro Montella: così uguali, così diversi

    • Luca Cellini

    Uno è francese ma sempre uscito dal quartiere Mergellina di Napoli. L'altro è di Castello di Cisterna ma ad una prima occhiata potrebbe essere tranquillamente nato a Villa Montmorency, fra le zone piu' chic di Parigi. Rudy Garcia si è talmente ambientato facilmente nella capitale che potrebbe essere presto sceneggiato un film: 'Un francese a Roma', e non certo con intenti comici, come il quasi omonimo lungometraggio con Alberto Sordi. Vincenzo Montella di fatto è cittadino onorario di Firenze, e non a caso ovunque vada di qua' o di là l'Arno, è di casa, e Vasco Pratolini se fosse ancora vivo sicuramente gli avrebbe dedicato un libro. Due storie di approccio con il calcio diverso quello fra il mister giallorosso e quello viola, ma in realtà molto simili, visto che partono dall'universo giovanile, si abbeverano alle idee calcistiche di Arrigo Sacchi negli anni '90, in un'evoluzione che poi abbraccia i progetti tattici spagnoli fatto di proposizione e possesso palla in campo delle proprie squadre. Per capire quanto sia rivoluzionario Garcia basta prendere Atalanta – Roma di domenica scorsa: 10 minuti alla fine, De Rossi e compagni sono sotto, potrebbe entrare Destro, recuperato dopo un lungo infortunio, che siede in panchina, ma l'ex tecnico del Lille inserisce Federico Ricci, non certo un esperto, ma un classe '95 che per giunta il giorno prima in Primavera aveva fortemente deluso. Garcia vuole così dimostrare la teoria di Sacchi che se inserito in un contesto giusto, meglio un giovane motivato, di un esperto. E sta di fatto che la Roma pareggia, ma chissa' quante critiche avrebbe preso il tecnico giallorosso per quell'azzardo su Under 20 sul risultato di svantaggio, se i lupacchiotti alla fine non avessero pareggiato. Montella è molto simile visto che quest'anno a Cluj, Fiorentina sotto a 1 a 0 contro il Pandurii, a 15 dalla fine fa esordire in Europa Capezzi, che non tanto casualmente conquista punizioni e fa aperture da veterano ed i viola, anche grazie al ragazzo di Figline Valdarno, ribaltano il risultato. Domenica all'ora di pranzo si scontreranno due idee di calcio che presto finiranno sui manuali dei tecnici del futuro che studiano a Coverciano, e che cercheranno nei 90' dell'Olimpico prima di far divertire, e divertirsi, e poi di ottenere il risultato, che è la logica conseguenza secondo Garcia e Montella dei primi due fattori sopracitati. Due mosche bianche, la Roma e la Fiorentina, di calcio non speculativo, dopo anni di Nereo Rocco e Trapattoni. La rivoluzione del pallone nella serie A fra due giorni passa dallo stadio della finale di Italia '90.

     

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