Rubinho:| Dal Palermo al Toro via Roma
Da Rubin a Rubinho, dal giorno della cessione del terzino veneto che dava il via ad una settimana di follia all'arrivo a sorpresa del portiere dal Palermo: il finale del mercato granata regala qualche botto in meno del previsto, ma sicuramente tra questi c'é il brasiliano, acquisto del tutto inaspettato. E pensare che attorno al suo nome sono girati alcuni degli affari delle “big”. Ieri sera, infatti, la Roma era prossima a tesserare l'ex-laziale Valon Behrami, di ritorno nella Capitale dal West Ham; il club londinese avrebbe rimpiazzato il bosniaco con...Alessandro Rosina (proprio lui).
In cambio, i giallorossi avrebbero dato agli inglesi il portiere Doni. Ma un'altra squadra d'oltremanica, il Fulham, si è fatta avanti per l'estremo difensore; proposta interessante, che ha però avuto l'effetto di dilatare i tempi così tanto che alla fine tutto è saltato, perché non c'era più spazio per chiudere prima delle ore 19. La Roma avrebbe dovuto sostituire Doni con un altro portiere brasiliano; appunto, Rubinho. Tutto già talmente definito che, poco prima dello “stop” al mercato, su Wikipedia l'ex-genoano veniva già dato come giocatore capitolino. Invece, il nulla di fatto del club di Sensi con gli inglesi ha fatto sì che il Palermo trovasse l'accordo con il Torino per un giocatore che, nelle scorse settimane, era stato trattato anche da Cesena (quando si pensava che Antonioli non potesse essere confermato ancora come titolare) e Malaga.
Con l'arrivo di Rubinho, ora i granata hanno a disposizione un parco-portieri di valore complessivo altissimo per la categoria. Singolarmente, ed è quello che conta quando si va in campo, ognuno dei tre giocatori ha qualche difetto, come purtroppo si è visto; ma globalmente, il livello è elevato. Quel che desta qualche timore è la prospettiva di una difficile gestione di tale terzetto. Se già tra Morello (promesso titolare) e Bassi era difficile che uno dei due potesse accettare di buon grado una panchina in Serie B, ora pare davvero dura che si possa relegare al ruolo di terzo portiere uno dei tre. Tutti potenziali numeri 1 per la cadetteria (il brasiliano addirittura per la A), Bassi proviene da anni come inamovibile all'Empoli, Morello aveva il posto in tasca. Si usino le maniere dolci o il pugno duro, comunque qualche muso lungo sarà inevitabile.