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    Ruben Sosa: 'L'Inter è il club più forte in cui ho giocato, mi sentivo tutt'uno con i tifosi'

    Ruben Sosa: 'L'Inter è il club più forte in cui ho giocato, mi sentivo tutt'uno con i tifosi'

    Ruben Sosa torna a parlare e lo fa attraverso le colonne del Match Day Programme nerazzurro: "L'Inter è la squadra più forte in cui ho giocato. Mi sentivo tutt'uno con i tifosi ed è forse per quello che sono rimasto ancora affezionato a questi bellissimi colori. La rete al Genoa nella stagione 1994-1995? Credo sia stato il mio miglior gol in Europa, per non dire di tutta la mia carriera. Forse, al primo posto, ne metto uno fatto al Maracanà contro l'Argentina. Ma per i gol con i club, metto senza dubbio quello contro i rossoblu. Che gol, mi emoziono ancora oggi: mi marcavano in due, ho fatto una doppia finta. Io continuavo a guardare il pallone. Se lo rivedi non calcio forte, è quasi un pallonetto. Fantastico, davvero fantastico".

    SULLE PUNZIONI - "La verità è che a me piaceva tantissimo allenarmi. Restavo ad Appiano a calciare da tutte le posizioni. Guardavo anche gli altri, come mettevano la palla: Enzo Francescoli, per esempio, era bravissimo e in Nazionale facevamo gare su gare. Quando il pallone era sui 30-35 metri, era la mia mattonella preferita. Me lo facevo toccare e calciavo fortissimo. Boom".

    I MIGLIORI 3 SU PUNIZIONE - "Oltre ai già citati, metto anche Maradona, Roberto Carlos e Roberto Baggio. Diego aveva le mani al posto dei piedi, era incredibile. Se non faceva gol, prendeva la traversa. Roberto Carlos aveva un modo di calciare potente e preciso. E Baggio, beh, lui la pennellava dove voleva, sul serio. Tutti e tre divini".

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