Rossini, dalla doppietta al Milan ai cosmetici: 'Ora nel calcio o obbedisci o non vai avanti. Io non ci sto!'
AMBIZIONE - “Prima dell’apertura dicevamo che un giorno saremmo partiti dalla moda milanese per arrivare a New York, ma con questa crisi non ci pensiamo più”.
IL CALCIO - “Tornerei solo per allenare una squadra professionistica. Lo facevo con gli allievi nazionali della Trevigliese, poi ho avuto problemi con i dirigenti, che pretendevano di ordinarmi cosa fare. Ho avuto Prandelli, Vavassori, Novellino, che mi hanno insegnato l’attacco e la difesa. Ma oggi abbassi la testa e obbedisci o non vai avanti. Io non ci stavo e me ne sono andato”.
LA LITE CON MAZZONE - Brescia-Atalanta 3-0 del 2003: “Espulsero Zenoni per un fallo su Appiah, il mister impazzì. Provai a placarlo, ma iniziò a insultarmi e nel tunnel mi prese per la maglia. Evidentemente si pentì della lite, perché quando poi venne ad allenare il Bologna, entro negli spogliatoi e disse: ‘Saluto solo te, e sai il perché”.