'Credo che il futuro del calcio sia nei giovani. E non è una frase fatta, ci credo veramente'. Il tecnico della Fiorentina Delio Rossi, venerdì scorso, nella conferenza stampa della vigilia della sfida contro il Milan, ha ripetuto un concetto, tanto caro al responsabile delle squadre giovanili azzurre Arrigo Sacchi, che già aveva espresso nel giorno della sua presentazione ufficiale a Firenze. Per capire quanto l'allenatore riminese punti sulla linea verde è bastato dare un'occhiata alle convocazioni per la sfida ai rossoneri, con i nomi di Michele Camporese, Amidu Salifu e El Khouma Babacar, e aver visto al fianco di capitan Gamberini, nel ruolo di centrale difensivo, Matija Nastasic, classe '93. Giovedì prossimo sfida ad un club che fa del proprio settore giovanile, da sempre, un motivo di vanto: l'Empoli.

Un ricordo amaro lega Delio Rossi al club del presidente Corsi: tre anni fa, quando l'attuale tecnico gigliato allenava la Lazio, chiese al suo presidente Lotito, dopo aver pareggiato 0-0 contro l'Empoli, di investire una cifra intorno ai due milioni di euro - valore allora della comproprietà del cartellino - per un ragazzo che aveva giocato una partita fantastica in quel pomeriggio di fine estate all'Olimpico, e che stava crescendo, ma non era ancora una certezza del calcio italiano. Si trattava di Claudio Marchisio. Quest'ultimo, allora 21enne e già punto di riferimento dell'Under 21 di Pierluigi Casiraghi, piaceva molto a Delio Rossi, che era pronto a scommettere che il ragazzo di Chieri sarebbe diventato un talento dal futuro fulgido. Tuttavia i rapporti burrascosi fra Lotito e la Juventus, proprietaria del cartellino di Marchisio, non fecero neanche partire un abbozzo di trattativa. Un rimpianto vero per Delio Rossi.