Rossi-Liverani: tutti i dubbi verso il derby di Genova
Un professionista navigato, contro un debuttante assoluto in serie A. Esperienza contro gioventù, il derby di Genova sarà anche la sfida tra due tecnici profondamente diversi e con una carriera alle spalle agli antipodi. Il condottiero blucerchiato guida ll sua truppa ormai da dieci mesi, conosce un gruppo che è più o meno sempre lo stesso a cui il mercato ha regalato solamente qualche alternativa in più. Discorso capovolto per Liverani che siede sulla panchina del Grifone da pochi mesi e ha visto la rosa cambiare giorno dopo giorno. Due modi di fare diversi quelli di Genoa e Sampdoria che chiedono ai loro allenatori una cosa sola: la vittoria.
I dubbi in casa Samp sono solamente due: chi schierare nella parte sinistra del campo. La fascia non ha un padrone certo così come la mediana nella posizione vicino al regista Krsticic. Regini è recuperato e potrebbe ancora una volta adattarsi ad un ruolo non proprio suo. Barillà è l’alternativa principale ma è arrivato da poco e sarebbe un azzardo schierarlo all’esordio nel derby. La linea conservativa potrebbe prevalere anche nel cuore della campo. Bjarnason è stato acquistato per giocare ma tornerà dalla Nazionale a metà settimana. Rossi non lo conosce, il gruppo neanche: Renan e Soriano si giocano la maglia da titolare.
Spezzerà con il passato, breve ma già intenso, Fabio Liverani. Via libera al 3-5-2, modulo speculare a quello blucerchiato, dopo mesi passati a giocare con il tridente offensivo. Esordio quasi certo per Gamberini, sulle fasce unici disponibili Vrsaljiko e Antonini, toccherà a loro. La rivoluzione servirà soprattutto a fare posto a Matuzalem. Il brasiliano è una spanna avanti alle alternative e con Lodi e Kucka forma un trio che potrebbe fare la differenza. Il rebus rimane là davanti: Gilardino è l’unico sicuro del posto. Centurion è appena arrivato, ha bisogno di rodaggio, Feftatzidis assaggerà Pegli tra oggi e domani, Stoian e Calaiò hanno qualche allenamento in più sulle gambe e al momento partono in vantaggio. Bertolacci, infine, è la classica mina vagante, può giocare ovunque e se è quello dell’anno scorso lo fa con ottimi risultati. Potrebbe toccare a lui.