Rossi come Ferguson:| Palermo non si accontenta
Quanto è vero che il calcio ha mille facce e che parlare di verità assolute in questo mondo non ha alcun senso. Lo diciamo pensando alla lunga anticamera imposta a Cavani a Palermo - l'allenatore era Guidolin - col pretesto che il giocatore non parlava italiano. Non parlano ancora una parola della nostra lingua Ilicic e Bacinovic e guardate un po' cosa stanno combinando. Sempre a proposito di Cavani, Guidolin ma tanti altri ancora esclusero che Edi potesse essere una prima punta e invece a Napoli sta facendo benissimo in questo ruolo, tanto che Mazzarri ha cambiato posizione a Lavezzi. Il mondo del calcio è un po' pazzerello e gli allenatori ne sono la rappresentazione più fedele.
Delio Rossi ha delle specificità che ne fanno un vincente. Una di queste è la sincerità. Anche quando questa può non essere... popolare. Per esempio, non è piaciuta a molti una sua recente dichiarazione, secondo cui 'la Lazio è di un target superiore al Palermo'. Qualcuno l'ha interpretata come un rigurgito nostalgico, Rossi forse voleva solo dire che Lazio ha vinto due scudetti, cinque Coppe Italia, tre Supercoppe italiane, una Coppe delle coppe e una Supercoppa Uefa. Il Palermo no. Può non piacere che il fatto che il tecnico domenica sera abbia bacchettato Pastore per una rabona di troppo, ma Rossi questo è. Quello che importa è che seppure il personaggio non sia da Carnevale di Rio il suo calcio esprima valori positivi, punti sempre allo spettacolo e al rispetto di chi paga il biglietto. Sono sotto gli occhi di tutti i progressi fatti da Pastore ed Hernandez.
Tra un po' Delio Rossi dovrà superare l'esame più 'importante' di questa sua milizia rosanero. Reinserire Miccoli, sempre amatissimo dal pubblico, in una squadra che funziona così bene. Cosa farà? Tornerà alle due punte sacrificando un trequartista? Impiegherà Ilicic a centrocampo o proverà a fare giocare Miccoli attaccante centrale come Messi talvolta fa al Barcellona? Intanto Delio Rossi si diverte a fare il... Ferguson e non saranno sfuggite ai lettori più attenti le sue ultime indicazioni sulle strategie societarie prossime venture. Soprattutto sulla 'inopportunità' di vendere i giovani più forti, paventando addirittura, se ciò accadesse, il rischio di precipitare in serie B. Una specie di gioco al rialzo, anche in un territorio non strettamente di sua pertinenza.
Ultima annotazione. Domenica c'erano in gradinata (la chiamiamo ancora così), i fan del Bologna con bandiere. Che evidentemente non avendo la tessera del tifoso non potevano andare nel settore ospiti. Ma che senso ha? Tutto questo non è ancora più pericoloso? Ovvero, quando la restrizione peggiora le cose.
(Giornale di Sicilia)