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Rosetti: "Il Var a chiamata è un rischio. Tempo effettivo? Siamo lontani"
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VAR A CHIAMATA - A La Stampa, Rosetti ha parlato anche della possibilità di introdurre il Var a chiamata. Un’idea che non convince l’ex arbitro: “Il gioco del calcio è fluidità, ritmo, imprevedibilità. Abbiamo un intervento ogni tre partite, ogni situazione viene analizzata (quest’anno in 660 partite, 3020 check, 214 interventi VAR). Se agli allenatori o ai capitani venisse concessa la possibilità di chiamare l’intervento VAR due volte a partita, siamo sicuri che la fluidità del gioco stesso non verrebbe intaccata? E se ci fosse un errore evidente a challenge terminati? Si rischierebbe un uso “tattico” dello strumento: “Potrebbe succedere per rompere il ritmo di una gara. Potrebbe generare più equivoci”.
TEMPO EFFETTIVO - "Siamo lontani dall’introduzione perché non si concilia con i tempi del calcio. Siamo contenti della durata media delle competizioni UEFA: quasi 60 minuti in Champions. Da anni lavoriamo per rendere le partite più veloci, con meno pause”.
PROTESTE – La novità del capitano come unico calciatore che può chiedere spiegazioni è stata approvata: “Il progetto è semplice, ma cruciale per l’immagine e per l valore educativo del calcio. Siamo solo all’inizio: siamo stanchi del mobbing verso gli arbitri”.
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Mobbing verso gli arbitri? Parliamo invece del clima di intoccabilità che circonda la classe arbi...