Rosella Sensi: 'Auguro a Pallotta di tornare ai miei livelli'
Rosella Sensi, ex presidente della Roma, ha rilasciato una lunga intervista all'emittente capitolina Centro Suono Sport. 'Vorrei salutare il presidente Pallotta e conoscerlo, per raccontargli 18 anni di Roma - dichiara la Sensi -. Ai nostri tempi non c'erano ancora i social network, ma ricordiamo che mio padre Franco ha messo in piedi la piattaforma Stream. Noi ci siamo più dedicati alla parte tecnica, e i risultati si sono in gran parte visti. Auguro quindi a Pallotta di riportare la Roma a quei livelli di risultato e di appartenenza, e questo lo dico da semplice tifosa della Roma. Dovrà essere in grado di subire anche gli insulti: deve fare da ombrello alla squadra, recepire le sensazioni di tutti i tifosi sparsi per il mondo. Quando si fa un mestiere del genere bisogna essere estremamente razionali ma anche innamorati: fare il presidente della Roma è una cosa unica. La curva Sud? Non è quella che conoscevo io. A vederla oggi mi viene la tristezza: la preferivo quando mi insultavano. Mai schiavi del risultato? Mio padre lo era: quando si perdeva, la sera non si cenava. Lui era lì, in mezzo alla gente, ed era un grande tifoso. Dire che non ha fatto nulla non giova al presidente Pallotta'.
'Totti? Fategli firmare un nuovo contratto, non fatelo andar via - l'appello della Sensi -. Cinque anni fa, quando glielo feci firmare io, venni presa di mira, e invece ha dimostrato di essere in gran forma. Perderlo significherebbe perdere l'ultimo simbolo di un calcio che al mondo non c'è più. De Rossi? All'epoca mi fecero un'offerta straordinariamente alta per lui, decisamente superiore ai 50 milioni. Alcuni mi dicono che sono stata una sciocca a non cederlo, io credo di no e me ne assumo le responsabilità. Pradè? E' un grande conoscitore di calcio e una persona perbene oltre, che grande tifoso della Roma. Sarebbe stato meglio se fosse restato alla Roma, ma sono contenta per lui'.