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Rooney fa 49 con l'Inghilterra, ma il mito di Bobby Charlton è lontano: serve l'Europeo per diventare 'Sir' VIDEO
49 come una leggenda come Bobby Charlton, simbolo come lui del Manchester United e dell'Inghilterra calcistica: col rigore che ha aperto la goleada contro San Marino, Wayne Rooney si è issato in vetta alla classifica dei marcatori di ogni tempo della nazionale di Sua Maestà, raggiungendo proprio l'attaccante insignito del titolo di "Sir" dopo il titolo mondiale del 1966 vinto in casa e la Coppa dei Campioni del 1968, a dieci anni di distanza dalla sciagura dei Busby Boys di Monaco di Baviera.
NUMERI STERILI - Era iniziata nel lontano 2003, guarda caso in una partita di qualificazione ad un Europeo, la lunga scalata al mito di Wazza, all'epoca enfant prodige dell'Everton e della Premier League; rete decisiva in Macedonia per consentire ai Tre Leoni di strappare la vittoria, gol meno determinante ma altrettanto importante oggi a San Marino per aprire le porte all'aritmetica qualificazione all'Europeo di Francia del 2016. In mezzo 12 anni di qualche alto ma soprattutto di molti bassi, gli stessi di una squadra che dal trionfo di Charlton nel '66 non ha più vinto nulla, sfiorando il successo soltanto nel Mondiale del '90 (quarto posto finale) e nell'Europeo del '96 (semifinale persa ai rigori con la Germania).
Nell'Europeo 2004, diventa per qualche giorno il marcatore più giovane della competizione con la doppietta alla Svizzera (record battuto poco dopo dall'elvetico Vonlanthen), prima di infortunarsi e assistere all'eliminazione ai rigori nei quarti di finale col Portogallo. Ancora i lusitani sulla sua strada e ancora una cocente delusione nel Mondiale 2006, con tanto di espulsione e litigio con l'allora compagno allo United Cristiano Ronaldo, reo di aver indotto l'arbitro Helizondo ad estrarre il rosso. Nel 2008, l'Inghilterra manca clamorosamente la qualificazione all'Europeo e anche negli ultimi due Mondiali, 2010 e 2014, va incontro a premature uscite di scena con Rooney spesso spettatore non pagante. Il record di Charlton è stato eguagliato ma, prima di entrare di diritto nel cuore dei tifosi inglesi, ci vuole una vittoria e da protagonista: la Francia chiama, il ragazzo di Liverpool stavolta risponderà presente?
NUMERI STERILI - Era iniziata nel lontano 2003, guarda caso in una partita di qualificazione ad un Europeo, la lunga scalata al mito di Wazza, all'epoca enfant prodige dell'Everton e della Premier League; rete decisiva in Macedonia per consentire ai Tre Leoni di strappare la vittoria, gol meno determinante ma altrettanto importante oggi a San Marino per aprire le porte all'aritmetica qualificazione all'Europeo di Francia del 2016. In mezzo 12 anni di qualche alto ma soprattutto di molti bassi, gli stessi di una squadra che dal trionfo di Charlton nel '66 non ha più vinto nulla, sfiorando il successo soltanto nel Mondiale del '90 (quarto posto finale) e nell'Europeo del '96 (semifinale persa ai rigori con la Germania).
Nell'Europeo 2004, diventa per qualche giorno il marcatore più giovane della competizione con la doppietta alla Svizzera (record battuto poco dopo dall'elvetico Vonlanthen), prima di infortunarsi e assistere all'eliminazione ai rigori nei quarti di finale col Portogallo. Ancora i lusitani sulla sua strada e ancora una cocente delusione nel Mondiale 2006, con tanto di espulsione e litigio con l'allora compagno allo United Cristiano Ronaldo, reo di aver indotto l'arbitro Helizondo ad estrarre il rosso. Nel 2008, l'Inghilterra manca clamorosamente la qualificazione all'Europeo e anche negli ultimi due Mondiali, 2010 e 2014, va incontro a premature uscite di scena con Rooney spesso spettatore non pagante. Il record di Charlton è stato eguagliato ma, prima di entrare di diritto nel cuore dei tifosi inglesi, ci vuole una vittoria e da protagonista: la Francia chiama, il ragazzo di Liverpool stavolta risponderà presente?