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    Ronaldo: 'Scudetto? Inter e Napoli davanti alla Roma, ma occhio alla Juve. Cuper? Il tempo mi ha dato ragione...'

    Ronaldo: 'Scudetto? Inter e Napoli davanti alla Roma, ma occhio alla Juve. Cuper? Il tempo mi ha dato ragione...'

    Con qualche chilo in più e con abiti eleganti al posto di scarpette e pantaloncini, ma di nuovo con il sorriso dopo periodi bui: Luiz Nazario de Lima, Ronaldo, il Fenomeno, ha concesso un'intervista esclusiva al Messaggero, raccontando i suoi progetti attuali e futuri e parlando della situazione del calcio italiano e mondiale: "Lavoro molto, guadagno meno, ma sono soddisfatto. La mia prima attività è stata un’agenzia di marketing sportivo, poi ho cominciato, con alcuni soci, l’esperienza del Fort Lauderdale Strikers, club statunitense di cui sono presidente. La mia promessa di tornare in campo in caso di playoff? E' servita per attirare qualche sponsor, il desiderio di tornare a giocare c'era, ma non credo sia possibile, è difficilissimo mettersi in forma per una partita di professionisti e purtroppo ho qualche chilo di troppo. Il calcio di oggi? Dirigenti in galera e scandali, il calcio non ha imparato nulla. L’Italia non è l’unica ad affrontare una crisi, è il calcio mondiale a essere privo di talenti. Non voglio essere nostalgico, ma ai miei tempi in squadra c’era uno che faceva la differenza, che però era il migliore del suo paese. Adesso il livello è più equilibrato fra i giocatori, ma più basso. L'Inter? E' stata molto importante per me. Cinque anni sono tanti e non si dimenticano. Il mio cuore batte un po’ più forte per l’Inter. Non chiesi di andare via, dissi solo che non mi potevo più allenare con Cuper. Moratti non fece nulla e allora decisi io. Con il tecnico argentino il rapporto era complicato per via degli allenamenti che portavano all’esaurimento fisico. Alla fine il tempo mi ha dato ragione. Lo scudetto? Il campionato è ancora lungo e difficile, ma anche dopo il ko di Napoli, faccio il tifo per l’Inter. Il Napoli è molto competitivo, ma starei attento anche alla Juve: anche se non è la stessa degli anni scorsi, è comunque molto forte, pur essendo un po’ indietro in classifica. La Roma penso sia di un livello inferiore. Totti? Giocarci contro è stato un onore, perché è un vero campione, una brava persona. Ci incontravamo spesso durante le riprese di alcuni spot. Sono orgoglioso di essere della sua stessa generazione".

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