Ronaldo saluta: 'Il mio corpo ha detto basta, è stata una carriera emozionante'
Quando si ritira un calciatore c'è sempre un pò di tristezza, un po' di nostalgia. Se poi il calciatore in questione è un Fenomeno, di nome e di fatto, il rammarico è ancora più grande. Dopo 18 anni di carriera lascia il calcio, Luis Nazario de Lima Ronaldo o semplicemente Ronaldo. Forse il giocatore più forte degli ultimi 15 anni. Ha fatto la storia di Cruzeiro, Psv, Barcellona, Inter, Real Madrid, Milan, Corinthians e della nazionale brasiliana, una lunga cavalcata che ha attraversato quattro paesi, due continenti, centinaia di campi da calcio. Due mondiali, due balon d'or, una coppa Uefa, una Coppa delle Coppe sono solo alcuni dei tanti trofei che il Fenomeno ha alzato al cielo. Nella sua carriera ci ha fatto discutere,ci ha regalato entusiasmo, ci ha fatto arrabbiare, ci ha fatto commuovere, ma soprattutto ci ha fatto divertire.
A 34 anni ha detto basta e oggi, in conferenza stampa, ha voluto spiegare le sue ragioni: "Oggi sono qui ed ho una emozione grandissima che non riesco neanche a parlare. Annuncio che sto chiudendo la mia carriera come calciatore professionista. Mi sembra che questa sia la prima morte. E' stata una carriera emozionante, meravigliosa, con tante sconfitte, ma con infinite vittorie. Mi sono fatto tanti amici, me ne vado senza nemici. Smetto perchè il mio corpo non mi permette più di giocare. Quattro anni fa, quando ero al Milan, ho scoperto di soffrire di un problema chiamato ipotiroidismo, che si può curare solo con degli ormoni che nel calcio sono considerati doping. Ma non è il motivo per cui smetto: ho detto basta per i troppi infortuni, non riesco più a sopportare il dolore".