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    Ronaldo: "L'infortunio all'Inter come uno sparo, fu commesso un errore. Non piansi per il dolore, ma per la paura"

    Ronaldo: "L'infortunio all'Inter come uno sparo, fu commesso un errore. Non piansi per il dolore, ma per la paura"

    • Emanuele Tramacere
    Luis Nazario da Lima, in arte Ronaldo nel suo "prime" lo abbiamo visto purtroppo troppo poco a lungo. La carriera dell'attaccante brasiliano si è di fatto interrotta dopo il doppio infortunio al ginocchio occorso nel 1999 che lo ha quasi costretto al ritiro. Alla fine il Fenomeno è tornato, in una forma diversa ma altrettanto decisiva e, parlando oggi al podcast "Charla" l'ex attaccante nerazzurro ha ripercorso proprio il periodo nerazzurro svelando alcuni retroscena della gestione di quei drammatici giorni. 

    I PRIMI SINTOMI - "Nel 1998 ho iniziato ad avere una leggera tendinite ma sono riuscito a concludere bene la Coppa del Mondo. Pensavo fosse una cosa normale che capita a molti giocatori". 

    LA PRIMA ROTTURA - "Dal 1999, invece, la situazione ha iniziato a peggiorare molto fino a che non mi sono rotto parzialmente il tendine. All'Inter abbiamo commesso un errore suturando solo parzialmente il tendine, ma nessuno avrebbe immaginato che sei mesi dopo si sarebbe rotto completamente".

    UNO SPARO - "Quando si è rotto, all'inizio ho pensato di essere stato colpito da una pietra o da uno sparo. Sono caduto e ho messo una mano sul ginocchio per tenerlo fermo, ed è stato allora che ho capito che qualcosa si era rotto, e mi ha fatto pensare". 

    PIANTO DI PAURA - "Ho iniziato a piangere, non per il dolore, ma per la paura, e mi sono chiesto: 'Cosa mi sta succedendo? La mia carriera e la mia vita sono finite'". 

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    Chevron21
    Chevron21

    Secondo me Ronaldo aveva un problema di costituzione, era grosso (muscoloso, ma grosso) e quei ca...

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