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    Ronaldo fuori, Allegri un masochista: l'Atalanta mostra una Juve vulnerabile

    Ronaldo fuori, Allegri un masochista: l'Atalanta mostra una Juve vulnerabile

    • Enrico Maida
    La sindrome del capitone colpisce anche la Juve, che sembrava immune dalle debolezze umane. Non so se le libagioni natalizie abbiano condizionato le scelte di Allegri che, udite udite, ha spedito Ronaldo in panchina, ma so che l’Atalanta ha smascherato le piccole vulnerabilità di una squadra che finora le aveva vinte tutte meno una, contro il Genoa di Juric.

    Sembrava una delle solite prestazioni accademiche a cui l’Atalanta aveva contribuito affettuosamente con un autogol grottesco di Djimsiti dopo appena un giro d’orologio. Lo scomposto intervento dell’albanese, chiamato a tappare una delle falle aperte dalle squalifiche di Toloi e Palomino, ha fatto credere alla Juve di potersi dedicare al panettone nonostante un centrocampo del tutto inedito con Khedira, Emre Can e Bentancur a cucire e rammendare. Proprio l’uruguagio, non in una delle sue migliori giornate a parte l’espulsione, aveva colto una traversa clamorosa che, senza la deviazione di Berisha, avrebbe forse chiuso la partita.

    L’Atalanta invece ha trovato coraggio e gioco acciuffando il pareggio con Zapata, capace di beffare Bonucci con una finta di corpo di quelle che si mimano nelle scuole calcio per insegnare agli attaccanti a saltare l’uomo. Il colombiano, in giornata di grazia, ha offerto il bis che ha illuso gli spasimanti della Dea di poter realizzare l’impresa da regalare ai posteri. L’espulsione di Betancur, che ha fatto imbestialire Allegri, ha inacidito la partita che è diventata una rappresentazione di duelli rusticani. Fino a quando il tecnico della Juve ha abbandonato gli istinti masochisti e ha chiesto a Ronaldo di partecipare. Al portoghese sono bastati pochi minuti per prendere in mano lo spartito e pareggiare i conti di testa, per la prima volta su questi schermi.  La Juve ha addirittura tentato di vincerla, per avvicinare la leggenda, ma Bonucci era in fuorigioco, posizione rilevata anche dall’occhio umano del guardalinee oltre che dal Var. Evviva.



    IL TABELLINO

    Atalanta-Juventus 2-2 (primo tempo 1-1)

    Marcatori: 2' p.t. aut. Djimsiti (A), 25' p.t. Zapata (A), 11' s.t. Zapata (A), 34' s.t. Ronaldo (J)

    Assist: 25' p.t. Gomez (A), 11' s.t. Gomez (A), 34' s.t. Mandzukic (J)

    Atalanta (3-4-1-2): Berisha; Mancini, Djimsiti, Masiello (41' s.t. Barrow); Hateboer, Pašalić (22' s.t. Gosens), Freuler, Castagne; Gomez; Iličić (32' s.t. Pessina), Zapata. All. Gasperini.
     
    Juventus (4-3-3):  Szczesny; De Sciglio, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Khedira (20' s.t. Ronaldo), Can, Bentancur; Dybala, Mandzukic, Douglas Costa (12' s.t. Pjanic). All. Allegri.

    Arbitro: Banti di Livorno (Carbone, Ranghetti; Aureliano)

    Ammoniti: 18' p.t. Bentancur (J), 29' p.t. Zapata (A), 32' p.t. Mancini (A), 38' p.t. Chiellini (J), 15' s.t. Hateboer (A), 17' s.t. Mandzukic (J), 45' s.t. Freuler (A)

    Espulsi: 8' s.t. Bentancur (J)

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