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    Ronaldo e il Cruzeiro, un affare tutt'altro che definito

    Ronaldo e il Cruzeiro, un affare tutt'altro che definito

    • Pippo Russo
      Pippo Russo
    A soltanto tre mesi di distanza dall'annuncio l'acquisizione del Cruzeiro da parte di Ronaldo Luis Nazário de Lima sembra tutt'altro che compiuta. Era il 20 dicembre 2021 quando Calciomercato.com spiegava ai lettori i dettagli sul passaggio di proprietà del club di Belo Horizonte, caduto in bassa fortuna al punto da andare incontro nel 2020 alla prima retrocessione della propria storia nella Serie B nazionale, dove tuttora milita.

    DI COSA PARLIAMO - In quelle ore la stampa narrava in modo stereotipato la vicenda dell'ex fuoriclasse che compra, per rilanciarlo, il club da cui è stato lanciato all'inizio della carriera professionistica. Altre letture, meno indulgenti verso la narrazione sentimentale, si soffermavano invece sul fatto che il passaggio di proprietà del Cruzeiro fosse il primo avvenuto dopo l'entrata in vigore della legge Sociedades Anónimas de Futebol (SAF, il modello della società per azioni appositamente designato per il mondo del calcio), approvata nel mese di agosto 2021 dal parlamento brasiliano con lo scopo di favorire l'ingresso dei capitali privati nei club calcistici. E partendo da questo aspetto Calciomercato.com sottolineava come l'ex Fenomeno si avviasse a provare la formula della multiproprietà dopo aver già avviato la (fallimentare) esperienza spagnola col Valladolid, retrocesso in Segunda Liga al termine della stagione 2020-21
    ( https://www.calciomercato.com/news/ronaldo-compra-il-cruzeiro- e-apre-la-strada-alla-finanziarizzazi-77042 ).

    CONTROVERSIE - La questione della multiproprietà in capo a Ronaldo era soltanto uno fra i punti meno chiari di quel processo di acquisizione. E adesso gli aspetti controversi stanno prendendo il sopravvento, tanto da far sorgere qualche dubbio sul fatto che l'ex fuoriclasse brasiliano possa effettivamente rilevare il club. Gli interrogativi vengono sollevati sia riguardo alla sua capacità finanziaria che alla formula scelta per acquisire il 90% del pacchetto azionario del Cruzeiro. A svelare tutte le perplessità ha provveduto il giornalista Rodrigo Mattos, in un post del blog personale ospitato dalla testata UOL
    ( https://www.uol.com.br/esporte/futebol/colunas/rodrigo-mattos/2022/03/18/como-fica- acordo-ronaldo-e-cruzeiro-apos-revelacao-e-disputa-com-conselho.htm ).

    CONTI - Lo snodo di aprile – L'articolo di Mattos mette in chiaro diversi dettagli dell'accordo che hanno portato Ronaldo a controllare già la SAF del Cruzeiro. In primo luogo c'è che quell'accordo definito a dicembre deve essere definitivamente confermato nel prossimo mese di aprile. E durante questi mesi intermedi hanno cominciato a pesare quei dettagli dell'accordo che al momento in cui veniva annunciato il passaggio di proprietà erano rimasti non esplicitati. A dicembre si era parlato infatti di un'acquisizione da 400 milioni di reais, che al cambio attuale in euro fanno quasi 72 milioni. Un impegno molto serio, rispetto al quale però adesso emerge un enorme distinguo. Come specifica l'articolo, l'ex Fenomeno ha sborsato fin qui soltanto 50 milioni di reais, cioè 9 milioni di euro, attraverso il veicolo personale Tara Sport, una società con sede legale a Madrid che gli permette di controllare anche il Real Valladolid
    ( https://www.uol.com.br/esporte/futebol/ultimas- noticias/2021/12/19/empresa-usada-por-ronaldo-para-comprar-o-cruzeiro-e-sediada-na- espanha.htm ).

    ELEVARE I RICAVI - E ciò non sarebbe nemmeno un aspetto controverso, se quei 50 milioni di reais fossero una prima tranche cui ne seguissero altre a copertura dei restanti 350 milioni di reais (quasi 63 milioni di euro). E invece viene fuori che l'accordo stipulato fra Ronaldo e il direttivo del Consiglio Deliberativo del Cruzeiro non prevede alcun obbligo di versare personalmente ulteriori somme. I restanti 350 milioni dovrebbero essere coperti entro cinque anni proprio dalla SAF del Cruzeiro attraverso i suoi ricavi, che dunque servirebbero a Ronaldo per finanziare il suo investimento. Un meccanismo rischioso per tutti a partire dallo stesso Ronaldo. Che, sempre stando a quanto afferma l'articolo di Mattos, si sarebbe impegnato a elevare i ricavi del Cruzeiro proprio di 350 milioni di reais entro il periodo quinquennale. Dunque sarebbero ricavi supplementari annui per 70 milioni di reais (12,6 milioni di euro). Un incremento che avrebbe necessità di essere prodigioso, dato che i ricavi medi annui dell'ultimo quinquennio si sono attestati sui 225 milioni di reais (circa 40,5 milioni di euro). C'è da produrre un incremento medio annuo di circa il 31%, ciò che fra l'altro andrebbe in senso opposto rispetto a questi primi mesi della gestione condotta da Ronaldo. Che viene descritta come molto parsimoniosa, anche in ragione di un debito complessivo del club che fra pendenze tributarie e conti in sospeso coi fornitori ammonterebbe a circa 1 miliardo di reais (180 milioni di euro).

    MISSIONE IMPOSSIBILE - E certo è essenziale che in condizioni del genere il risanamento venga anteposto ai programmi espansivi. Ma senza programmi espansivi come sarà possibile determinare un aumento dei ricavi? Tanto più che c'è da riconquistare il Brasileirão (la Serie A), un passaggio indispensabile per l'incremento dei ricavi ma che senza un adeguato piano di rafforzamento della squadra sarà obiettivo più complicato da raggiungere. Il soccorso dei mecenati – Rispetto alla presenza di una così imponente massa debitoria Ronaldo ha deciso di giocare la carta della “recuperação judicial”, l'amministrazione controllata. Ciò che fra l'altro gli permette di sterilizzare una delle previsioni contenute nella legge sulla SAF, l'obbligo di destinare il 20% dei ricavi annui alla copertura dei debiti. Andando in amministrazione controllata questo obbligo verrebbe messo fra parentesi, ma intanto rimane l'incognita sull'accettazione del piano di rientro da parte dei creditori. E se tale accettazione non arrivasse? Per questo adesso Ronaldo chiede di ridiscutere col Consiglio Deliberativo i termini dell'accordo, con appello a inserire nel patrimonio della SAF anche le strutture di allenamento del club, che invece per legge sono fra le poche cose rimaste fuori dal generale spostamento patrimoniale verso la società di capitali.

    PARTITA DA GIOCARE - Non pare vi sia un'avversione in linea di principio a questa ulteriore concessione. Piuttosto è sulla capacità dell'ex Fenomeno di condurre degnamente un impegno così gravoso che si vanno rafforzando i dubbi. Si correrà mica il rischio di vedere assegnare al Cruzeiro il record negativo di essere la prima SAF nella storia del calcio brasiliano a conoscere la bancarotta? È anche a causa di questo timore che nei giorni scorsi è intercorso uno scambio di messaggi pubblici fra Ronaldo e il Consiglio Deleiberativo, con reciproche accuse. E un altro effetto di tanta incertezza è la mobilitazione di un gruppo di tifosi vip del Cruzeiro, che in queste ore starebbero studiando la possibilità di far da mecenati andando in soccorso all'ex Fenomeno ( https://www.uol.com.br/esporte/futebol/ultimas- noticias/2022/03/18/cruzeiro-mecenas-se-reunem-para-investir-em-saf-e-rever-acordo- com-ronaldo.htm ). Chiedono però che lui ceda almeno una parte del 90% del pacchetto azionario (il massimo che l'investitore esterno può detenere in una SAF, come sancito dalla legge dell'agosto 2021). Dunque è una partita ancora tutta da giocare. E non è affatto scontato che Ronaldo rimanga il proprietario del Cruzeiro.

    @pippoevai

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