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    Ronaldo, da imprescindibile a '007'. Ancora a secco, con lui in campo il Manchester United perde... e non segna

    Ronaldo, da imprescindibile a '007'. Ancora a secco, con lui in campo il Manchester United perde... e non segna

    • Michele Antonelli
    Ab ortu solis usque ad occasum. Gli antichi la renderebbero così. Dall’alba al tramonto, da imprescindibile "7" a… "0-0-7". Il momento di Cristiano Ronaldo è reso dai numeri, fotografia impietosa di una situazione surreale. Nessuna rete e nessun assist nelle prime sette gare della stagione: al cinque volte Pallone d’oro non succedeva da quando era un diciottenne. Nel giovedì sera di Old Trafford è calato il sipario su un’epoca: a vent’anni di distanza dall’ultima volta, CR7 non si è presentato ai blocchi di partenza della Champions League (nel 2002, il suo Sporting Lisbona era stato eliminato ai preliminari dall’Inter, finendo in Coppa Uefa). 

    NUOVA CHANCE - L’Europa League non è la sua vetrina, ma dopo un avvio in seconda fila al Manchester United, tra una panchina e l’altra, Ronaldo è tornato titolare (dopo la sconfitta sonora per 4-0 contro il Brentford in Premier) nella seconda competizione continentale. L’altra Europa. Un paradosso per un numero uno, capocannoniere della storia della Champions (con 140 reti) e abituato a frantumare primati in serie. In campo lo cercano tutti e gli occhi dello stadio sono puntati su di lui, ma – strano a dirlo – non è pronto. Dopo un’estate sul piede di partenza, oggi Ronaldo non è al centro del nuovo progetto Red Devils targato ten Hag. Soprattutto, è in una fase di rodaggio. Al momento, manca la brillantezza che lo ha contraddistinto negli anni, portandolo in cima. 

    E ORA? - Due le partite da titolare in stagione (contro il Brentford in campionato e contro la Real Sociedad), due le sconfitte incassate dallo United. Con una peculiarità: nessun gol segnato, cosa mai accaduta nelle altre 5 gare stagionali degli inglesi, in cui si contano 4 vittorie e lo stop all’esordio in Premier contro il Brighton (sconfitta per 2-1). E adesso? I top club d’Europa in estate hanno chiuso le porte a CR7, ma il Mondiale in Qatar si avvicina e le inevitabili rotazioni daranno di certo modo al tecnico olandese di schierare il portoghese con maggiore continuità, senza intaccare gli equilibri della squadra. Il dato di fatto resta la fatica di una situazione paradossale, che resterà sullo sfondo nelle prossime settimane, fino alla sessione di mercato invernale. Quella in cui Jorge Mendes potrebbe tornare alla carica per accontentare il suo assistito.

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