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    Ronaldo ai tifosi del Valladolid: 'Mi dissero che non avrei più camminato. Stiamo uniti e batteremo il coronavirus'

    Ronaldo ai tifosi del Valladolid: 'Mi dissero che non avrei più camminato. Stiamo uniti e batteremo il coronavirus'

    Col calcio spagnolo ai box come in quasi tutti gli angoli del mondo, Ronaldo "Il Fenomeno" ha voluto dedicare un pensiero ai tifosi del Valladolid, club di cui è massimo azionista: "Caro abbonato, cara abbonata, sono settimane che sto pensando a come restare in contatto con voi in questo periodo di confinamento e di brutte notizie. Alla fine, ho deciso di inviarti questa lettera, sperando di trasmetterti l'affetto e la considerazione con la quale l'ho scritta. Da casa mia alla tua. Dalla mia famiglia alla tua. Siamo separati dalla distanza fisica, ma credo che non siamo mai stati uniti come in questo momento. Quello che ci accomuna ora sono l'empatia, lo spirito collettivo, la responsabilità, l'umanità. Stiamo nelle nostre abitazioni per noi stessi, per le persone che amiamo, anche per coloro che non conosciamo e per quelli che non sono più con noi. Possiamo aiutarci tra di noi potenziando in diversi modi questa solidarietà...

    ... Il calcio mi ha insegnato tante cose, su tutte come superare le difficoltà. Quando subì la prima grave lesione al ginocchio, qualcuno mi disse che non sarei più tornato a camminare. Fu in quei momenti che ho messo alla prova i miei limiti e ho lottato per far cambiare idea alla gente e dimostrare che potevo tornare a fare quello che desideravo. Ho la certezza che anche tu, guardando indietro, ti ricorderai di tutte le volte che ti sei rialzato e di quante volte hai fatto il possibile e l'impossibile per arrivare dove sei oggi. Vai avanti con coraggio. Stiamo uniti e usciremo più forti da tutto questo!".

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