AFP via Getty Images
Ronaldinho, l'allegria del 'futbol' fa 40 anni... in carcere: giocate e sorrisi, mai nessuno come lui
Se lo immaginava sicuramente diverso, il compleanno, il funambolo brasiliano, portato in Europa dal Paris Saint-Germain. Grandissimo col Barcellona, spensierato con il Milan, Dinho si trova ancora ad Asuncion, in prigione, per una storia di passaporti falsi. Ma anche lì, il sorriso, non è andato smarrito. Tanto meno il pallone, con quel maialino da 15 kg vinto in un torneo della prigione. In attesa di capire quel che sarà, calciomercato.com vuole celebrare Ronaldinho con le giocate che ci hanno fatto mettere le mani nei capelli.
I tunnel al malcapitato Rigoni in Milan-Chievo, le rabone, il gol di testa nel derby. E questa è la normalità. Sì, perché quello che ha fatto vedere in Spagna, con la maglia del Barça, è fuori da ogni logica: sterzate, contro sterzate, dribbling, gambe forti ed esplosive su piedi vellutati, un tutt'uno con la palla. I gol contro il Real Madrid, il Bernabeu che si alza in piedi, il balletto Champions contro il Chelsea, il joga bonito, il pollice e il mignolo che si muovono quando esulta: stiloso. E inimitabile. Lo si era capito sin da giovanissimo quando, a 19 anni, umiliò Dunga in un Gremio-Internacional, con tunnel, sombrero e aurelio. Leggendario. Se si può immaginare di poter far tutto con il pallone tra i piedi, lo si deve a Ronaldinho. La Alegria Del Futbol rendeva memorabile anche quello che gli stava attorno. Esempi? Due: Rigoni, per l'appunto, vittima della sua fantasia; il signore coi baffi che si alza in piedi e lo applaude al Bernabeu, nemico, sportivo, estasiato. Parafrasando Federico Buffa, quando parla di Wilt Chamberlain: "C’è una chance, infinitesimale, che rinasca un altro Maradona. Ma non ce n’è nessuna, neanche infinitesimale, che rinasca un altro Ronaldinho". Perché, diciamocelo chiaro: uno che ti ha fatto vincere di più c'è sicuramente stato. Ma qualcuno che ti ha fatto divertire così, beh, non scherziamo!