Ronaldinho allarma il Milan: 'Il mio futuro dopo i Mondiali'
Partiamo dalle dichiarazioni di Ariedo Braida: "Ronaldinho resta con noi". Passiamo dalle parole di Adriano Galliani: "Non vendiamo i nostri campioni". Chiudiamo con la frase, con mistero annesso, pronunciata dallo stesso Gaucho da Rio de Janeiro dove sta passando le vacanze tra beach soccer, drinks e bella vita: "Fino alla fine dei Mondiali resto muto, niente di personale". Nel Milan dei tanti punti di domanda, dei tanti dubbi, delle sorprese (troppo spesso negative), Ronaldinho doveva essere una certezza. Ma non è così. Qualcosa tra il Milan e Ronaldinho si è rotto. E solo il tempo, come nelle più classiche storie d'amore, dirà se ci sarà un riavvicinamento o una rottura.
Ronaldinho è stato uno dei migliori della travagliata stagione rossonera e per questo si aspettava un maggiore riconoscimento dalla società. Il suo contratto è in scadenza del 2011 non è ancora stato rinnovato perchè il Milan, in perfetta linea con la nuova politica di austerity, per farlo pretende un'evidente riduzione dell'ingaggio. Ronaldinho per ora ha fatto orecchie da mercante e deluso, si sta guardando intorno. L'ipotesi Manchester City sembra ormai tramontata, cosi come qualsiasi altra soluzione europea. Al di là dell'oceano, invece, le proposte non mancano. Dal Brasile, dal Flamengo e dal Palmeiras, che come riporta globoesporte.com, sta cercando tramite il vicepresidente Gilberto Cipullo di trovare le risorse necessarie per fare una proposta al Milan. Ma anche dagli States: Ronaldinho è rimasto affascinato dalla Mls e non ha escluso la possibiltà di accettare l'offerta dei Los Angeles Galaxy dell'amico Beckham.