La guerra di Antonio. Contro tutto e tutti, pur di tornare a casa sua. Cassano è fatto così, si nutre di istinto, ascolta il cuore, divide da una vita. Chi lo vuole e chi no, chi vota Antonio e chi preferisce uno spogliatoio senza mine vaganti. Da più di qualche mese, nella testa di Cassano c'è solo la Sampdoria. Non vuole altro, offerte dall'estero ricche e allettanti neanche lo sfiorano, tentazioni anche italiane gli girano attorno senza lasciare il segno. Samp, Samp e solo Samp, Antonio vuole tornare in quella che vive come casa sua, è disposto a tutto pur di rimettere addosso la maglia blucerchiata. E in queste ore sta tentando in qualsiasi modo di convincere chi è ancora scettico sul suo ritorno a Marassi. Ovvero Walter Zenga, non proprio uno qualsiasi. 

ANTONIO CHIAMA, WALTER DICE NO - Da settimane, Antonio Cassano è in contatto telefonico con Zenga. Lo ha chiamato e ha provato a spiegare le proprie ragioni, a garantire massimo impegno, qualsiasi promessa possibile. Ma niente da fare. Anche adesso, Walter non ci sente e non ha nessun problema a far filtrare il suo pensiero: fosse per lui, Cassano alla Samp non ci tornerebbe. Zenga non vuole potenziali problemi in uno spogliatoio fatto di tanti leader e giocatori che avranno nel sacrificio la parola chiave nei piani di WZ. Una figura come Cassano non è gradita per questo all'allenatore che non vuole fallire la sua occasione della vita sulla panchina blucerchiata: niente riflettori puntati, niente caratteri pericolosi, solo certezze. Messaggio chiaro, ad Antonio e al presidente. 

TRA CONTRATTO E FERRERO - Ma allora, perché tutto è ancora in piedi? Perché proprio Massimo Ferrero vuole il ritorno di Cassano. Il colpo lo affascina, Antonio lo ha convinto nelle telefonate in cui ha messo il cuore davanti anche ai soldi pur di tornare alla Samp. Non a caso, Ferrero e i suoi uomini più vicini in dirigenza stanno lavorando su Zenga pur di convincerlo ad accettare FantAntonio. Che da parte sua ha già dato massima disponibilità per un contratto annuale con opzione per la seconda stagione che preveda un ingaggio basso legato solo ai bonus, tra gol e assist. Ma soprattutto con una clausola speciale con l'immediata espulsione di Cassano e rescissione di contratto nel momento in cui la Sampdoria dovesse ritenere sbagliati alcuni suoi comportamenti. Il buon Cassano ha promesso massima serietà, nessun errore, disponibilità totale a livello economico e tecnico senza pretese. Pur di avere il blucerchiato. Ferrero è convinto, Zenga continua a dire no. Questa è la guerra di Cassano, alla ricerca della pace con Walter. Ma soprattutto della sua Samp. Chi vincerà? 

Fabrizio Romano