Sim Salah bin. L'incantesimo di Daniele Pradé e Eduardo Macia funziona, eccome. Perché a Firenze stanno scoprendo la magia di Mohamed Salah, ha appena 22 anni e segna con una continuità impressionante contro chiunque. C'è il Tottenham? No problem, gol. San Siro? Altro giro, altra perla. La Juve a Torino? Doppio capolavoro, come se niente fosse. Pochissime parole, tanti fatti. Così il Messi d'Egitto che aveva fatto sorridere l'Inghilterra per la sua scarsa incisività si è conquistato in poche settimane la copertina di una Fiorentina che non può più fare a meno di lui. 

L'intuizione geniale di Pradé è stata proprio di inserirlo nell'affare: nonostante la volontà ferrea di non vendere Juan Cuadrado, quando ci si è resi conto che si potesse arrivare al pagamento della clausola allora la Fiorentina ha chiesto Salah nell'operazione per chiudere con un paio di milioni in meno e un giocatore in più che evitasse il problema di andare a prendere un sostituto, peraltro facendosi prendere per il collo dai club consapevoli del denaro fresco messo in banca dai viola. Che adesso si godono i 30 milioni di Cuadrado come questo Salah spettacolare. 

Tanto che il primo passo è stato già fatto per trattenerlo a Firenze: dalla dirigenza viola è arrivata la comunicazione agli agenti di Mohamed che verrà sicuramente esercitata la clausola per il prolungamento del prestito fino al 2016 al costo di 1 milione di euro, così da evitare inserimenti pericolosi di altri club che ci hanno già messo gli occhi addosso. Da maggio verrà ratificata l'operazione con il Chelsea, che dunque per obblighi contrattuali lascerà Salah alla Fiorentina ancora per un anno. Sapendo che se andrà avanti così lo perderà definitivamente a giugno 2016, quando i viola lo comprerebbero per 16 milioni più eventuali 2 di bonus legati al rendimento del giocatore. 

Che per adesso incanta tutti. Corre, segna, fa segnare, ha il dribbling facile e un'accelerazione da far spavento. Soprattutto, è felicissimo di Firenze dove è osannato come un Re. E pensare che poteva essere sì in Italia, ma a Milano: non solo la tentazione per Walter Sabatini e la sua Roma, ma anche un approccio di trattativa segreto partito con l'Inter nell'inverno scorso. Quando Piero Ausilio, che seguiva Salah dai tempi del Basilea, ha chiesto al Chelsea il prestito dell'egiziano. La risposta di José Mourinho fu un sì solo legato a un obbligo di riscatto a 18 milioni in estate, ritenuti troppi anche perché in primis c'era l'investimento Shaqiri e non si poteva sforare oltre. Niente prestito secco e niente Inter, oggi e anche il prossimo anno Salah se lo godrà la Fiorentina. Molto più di una formula magica. 

Fabrizio Romano