Romano: Pepin, affare alla Pogba: la Roma lo coccola, su di lui c'era il Milan
Così reagivano al Barcellona, dove Machin è cresciuto insieme a Mamadou Tounkara, oggi stellina dall'altra parte della Capitale, alla Lazio. Alla Masìa è diventato grande, questo centrocampista classe '96 di personalità, buonissima visione di gioco e piedi da giocatore vero. Guineano con passaporto spagnolo, paragonato sin dai suoi primi giorni al Barça a Yaya Touré, fisico imponente eppure facilità di gioco impressionante. Deve crescere e sgrezzarsi, naturale, eppure nel suo passaggio al Malaga - dove lo ha pescato la Roma - ha iniziato una crescita importante. Diciannove anni, testa alta col pallone tra i piedi in mezzo al campo nel juvenil e anche il gol facile.
Forse un acquisto poco reclamizzato. Eppure Walter Sabatini ci ha lavorato per giorni in gran segreto a Trigoria, insieme all'agente del ragazzo, Nunzio Marchione. Per portare a termine una strategia studiata da mesi: la prima offerta al Malaga in estate per Machin, in scadenza di contratto nel prossimo giugno. Rifiutata. E allora l'attesa, intanto il ragazzo seguito dagli scout giallorossi e poi il mancato rinnovo col Malaga che ha costretto il club spagnolo ad accettare la proposta della Roma. Che si è presa José Machin soffiandolo a una concorrenza importante: l'Atlético Madrid è stato a un passo dal prenderlo in estate, il Tottenham lo voleva a gennaio. Con un retroscena: due anni fa, un provino con il Milan per lui, direttamente a Milano. Ma niente da fare, problemi burocratici e operazione saltata. Pepin poteva essere rossonero, due anni dopo invece c'è la Roma.
Perché Sabatini ha voluto chiudere col sì del giocatore e bruciare gli altri club, proposto anche all'Inter: accordo a costo basso vista la scadenza del contratto e firma fino al 2019, un'operazione impostata da mesi proprio come la Juventus fece per Paul Pogba. Ovviamente non siamo ai paragoni con l'eccellenza, chiaro; ma lo stile di affare è quello, Sabatini spera di aver preso un talento. Sceso subito in campo con la Primavera, il debutto col Belgrano è stato ottimo: partita finita 0-0, campo impresentabile eppure Pepin ha saputo dialogare coi compagni, giocare con personalità, gestire bene la mediana giallorossa. Sono i primi passi, naturale. Ma presto potrà allenarsi in prima squadra, sognando De Rossi e sulle orme di Yaya Touré. I piedi sono scuola Barça, per Machin garantisce la Masia. E Sabatini, l'uomo che fiuta gli affari...