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  • Romano: Pazzini al Verona, il Toni dirigente e l'affare nato da un selfie

    Romano: Pazzini al Verona, il Toni dirigente e l'affare nato da un selfie

    Metti una piscina, il caldo infernale di luglio e un telefono che squilla. "Dai, Pazzo, vieni a firmare". Pieno pomeriggio di ieri, anche i contratti ormai sono a posto, tutto come previsto. Manca solo l'autografo di Giampaolo Pazzini che arriva poco dopo le 18, il tempo di correre in sede per dire sì al Verona fino al 2020, il contratto della vita per chi di anni ne compirà trentuno tra qualche giorno. E poi via, il Pazzo impacchettato in segreto allo stadio Olivieri, nord di Verona, palcoscenico della presentazione del nuovo Hellas. Una serata magnifica, sì. Con la sorpresa chiamata Giampaolo, in attesa di esser chiamato sul palco le prime chiacchierate con Mandorlini sulle scale degli spogliatoi, uno affianco all'altro: "Mister, ma mi fa giocare?". "Con calma...", risate e abbracci. 

    UN SELFIE PER IL PAZZO - Il popolo dell'Hellas è il solito fiume in piena d'entusiasmo, Pazzini non può che diventare l'ennesimo boato dei tifosi oltre che un colpo di mercato di primissimo livello per il Verona. E dire che è nato tutto da un selfie, retroscena che merita di essere raccontato: inizio giugno, un mese fa, battesimo del figlio di Luca Toni che è tutt'oggi uno dei migliori amici del Pazzo. Tra gli invitati c'è proprio Giampaolo, oltre al presidente Maurizio Setti che arriva in extremis. "Pres, facciamo una foto?", Toni propone. Selfie e via, tutti insieme, Pazzini stringe la mano a Setti e nella testa di Luca scatta la scintilla. "Dai, prendiamolo". Tasto inoltra e foto inviata a Mandorlini, la tecnologia applicata al mercato. "Perché no? Magari", risposta condivisa con il nuovo ds Bigon. 

    TONI, PROVE DA DIRIGENTE - Anche così nasce un affare costruito in un mese intero grazie al preziosissimo lavoro proprio di Luca Toni, amico fraterno di Pazzini. Convincimento, telefonate continue, voglia di lasciare la sua eredità (non subito, sia chiaro...) a Giampaolo. E da quel selfie viene fuori un colpo che adesso fa sognare l'Hellas. Operazione quasi da dirigente per Luca, impegnato tutti i giorni nel portare avanti l'affare. "Un furbacchione che ci ha aiutato tanto, il buon Toni", Setti lo rivela a denti stretti. Ma fiero, fierissimo del suo colpo. Perché a Pazzini le proposte non mancavano, anzi: la Sampdoria con cui non ha trovato l'accordo, sì. Anche il Betis Siviglia e il Galatasaray che ci hanno provato fino all'ultimo. Il Pazzo ha fatto una scelta di vita, l'Hellas per essere protagonista e scommettere ancora su se stesso. Insieme a Luca Toni, uno che segna anche quando prova a fare il dirigente. A volte basta un selfie... 

    Fabrizio Romano

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