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    Romano: Napoli e Inter, spesa a Monaco

    Romano: Napoli e Inter, spesa a Monaco

    Anche i ricchi piangono. E vuoi vedere che può vincere chi ha qualcosa in meno nel portafoglio, ma qualche idea in più. Il signor Rybolovlev, proprietario del Monaco, per tante e lunghe questioni non naviga più nell'oro come qualche anno fa. Quando comprava Radamel Falcao per il suo giocattolo o un'isola in Grecia alla figlia per il compleanno come fossero le cose più normali del mondo. I tempi cambiano, proprio così. E se il Monaco oggi è una buona, ottima squadra seppur non irresistibile - per fortuna della Juventus, brava a mettersi sulla strada giusta verso una semifinale che va assolutamente conquistata -, nella prossima estate potrebbero esserci ulteriori saluti al Principato. Perché dopo lo stesso Falcao, prima crepa risalente a un anno fa, il progetto russo rischia di perdere altri protagonisti. E le italiane osservano.

    Non a caso, in tribuna allo Juventus Stadium nella notte di Champions c'erano i radar attenti in particolare del Napoli e dell'Inter. Uomini dello scouting in tribuna, riflettori accesi nella serata di gala bianconera su chi si sta mettendo in vetrina nell'ottima giostra di Jardim, dove lo spazio per i giovani di qualità non manca. Anzi. I gioielli migliori costano, chiaro; ma l'idea che il Monaco possa lasciar partire qualche pezzo importante in estate invoglia a restare attenti. Al Napoli piace da mesi Fabinho, terzino destro classe '93, brasiliano con un passato anche al Real Madrid B, come anche quell'Anthony Martial che ha qualcosa di Henry e col pallone ci sa fare. Sotto controllo, nomi evidenziati sulla lista azzurra. Ma allo Stadium è stata l'occasione giusta per focalizzarsi anche e soprattutto sul tunisino Aymen Abdennour, carrarmato del Monaco che comanda la difesa. Nelle idee di Bigon c'è da tempo, in estate un difensore arriverà e il Napoli ha seguito Abdennour già nelle sfide europee contro l'Arsenal; l'ottima prova di Torino è stata una piacevole conferma, vedremo se sfocerà in qualcosa di più.

    E l'Inter? Al ds Piero Ausilio è sempre piaciuto molto Geoffrey Kondogbia, trattato tre anni fa prima che firmasse con il Siviglia, quando lo voleva anche la Juventus. All'epoca era un'occasione a costi bassissimi per la crisi del suo Lens; oggi vale più di 15 milioni, il suo cartellino è gestito dalla Doyen, resta un nome difficilissimo da puntare ma che l'Inter tiene sempre d'occhio, eccome. Come Layvin Kurzawa, erede designato di Patrice Evra che sulla fascia sinistra sa offrire quantità e qualità. Nell'idea di Roberto Mancini c'è un totale restyling sulle corsie laterali della sua Inter, Kurzawa sarebbe un nome ideale. Anche ieri sera è stato studiato, arrivarci non sarà semplice. Dipenderà dalle scelte del Monaco, un'isola felice ma non più florida come un paio d'anni fa. I ricchi impareranno a piangere o sceglieranno di vendere?

    Fabrizio Romano

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