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    Romano: Juve-Zaza, affare slittato

    Romano: Juve-Zaza, affare slittato

    • Fabrizio Romano
    Cagliari-Sassuolo, dieci minuti alla fine. Guarda un po’ quel Duje Cop, appena arrivato. Nome da battuta facile. E invece zampata al volo poi gol all’improvviso, pesantissimo per Zola e… per la Juventus. Come, per la Juve? Eh già, perché sulla sfida del Sant’Elia nel primo anticipo dello scorso sabato c’erano gli occhi puntati di Beppe Marotta e Fabio Paratici. Attenti, attentissimi e con la sciarpa del Sassuolo al collo (si fa per dire, naturalmente). Dietro a tutto questo c’è una promessa tra società amiche, avallata a fatica da Eusebio Di Francesco: Simone Zaza alla Juve da questa settimana, qualora il Sassuolo avesse portato a casa un risultato positivo da Cagliari. Condizione intoccabile di un’operazione praticamente fatta, con Zaza pronto a tornare subito bianconero dopo un’eventuale sterzata verso la salvezza. Che non c’è stata.

    Per il rammarico della Juve, perché l’accordo per riportare Simone subito a Torino era definito in ogni dettaglio: quei 15 milioni da pagare al Sassuolo a giugno come base dell’intesa, Simone entusiasta dell’affare (senza mai però chiedere la cessione o comportamenti simili) e la scelta di Max Allegri di premiare Zaza come uomo giusto per la sua idea d’attacco. Un blitz che - come vi abbiamo anticipato nelle scorse settimane – è diventato legato anche all’irruzione del Tottenham, interessatissimo a Zaza e capace di inserirsi concretamente nei discorsi con il Sassuolo. Un rischio che la Juve non ha voluto correre, visti i gol dell’attaccante lucano apprezzati in giro per l’Europa.

     

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