Getty Images
Romano: Dzeko distante, contromosse Roma, il problema è Jovetic
JOVETIC, STERLING E 30 MILIONI - I problemi nascono dalle strategie dei Citizens. Adesso, l'attacco a disposizione di Pellegrini vede Aguero, Bony, Jovetic e proprio Dzeko. Nelle idee del manager le punte pure dovranno essere quattro più Enes Unal, gioiellino del '97. Ai quattro già presenti va ad aggiungersi Raheem Sterling. E proprio la battaglia - più che trattativa - col Liverpool per avere il talento inglese costata 68 milioni di euro al City ha fatto irrigidire la posizione del club sulla cessione di un giocatore considerato importante e non in svendita come Dzeko. Perché a liberare la casella per Sterling, al momento, nelle idee dei Citizens ci sarebbe Stevan Jovetic, magari anche lui in direzione Italia. Con Pellegrini il rapporto è pessimo da mesi, l'escluso dalla lista Champions per far posto a Bony a gennaio scorso era stato proprio JoJo e dunque il tassello in uscita a prezzi bassi sarebbe il montenegrino su cui lavora l'Inter, più di Dzeko. I rapporti con Edin restano ottimi, ha ancora tre anni di contratto con il City e non c'è voglia di far sconti: da qui nasce la richiesta di 30 milioni di euro con bonus. Alta, altissima rispetto ai piani della Roma.
LA MOSSA DI SABATINI - Come agire adesso che la pista Dzeko si è complicata? La Roma sa che serve un attaccante importante, non a caso si sta muovendo già su tante alternative. Ma ancora non molla la presa su Edin per qualche giorno di mediazione previsto con gli uomini dell'entourage del bosniaco. Il ds Sabatini infatti chiederà a Dzeko di forzare con il Manchester City per la cessione, a fronte di un contratto più lungo e di un posto da protagonista in giallorosso. Solo il giocatore può diventare l'alleato della Roma per far scendere il prezzo e trovare una quadratura economica, ma al momento la distanza è tanta. Troppa per non guardarsi attorno.
Fabrizio Romano