Romano: la telefonata Sousa-Cuadrado...
Il destino è piú veloce di un esterno colombiano. Piú imprevedibile di un dribbling. Chi l'avrebbe mai detto anche solo un anno fa, a Juan Cuadrado: lasci la Fiorentina a gennaio per andare al Chelsea, poi torni in Italia... e segni proprio ai viola. Combinazioni, incroci, scherzi della sorte. Fatto sta che c'é anche l'autografo di quello che a Firenze era JC11 nell'ultima vittoria della Juventus sulla Fiorentina. Condita da nuovi retroscena di mercato che la rendono una storia legata davvero incredibilmente al destino.
LA CHIAMATA DI SOUSA - Sí, perché in estate Cuadrado è stato vicinissimo al clamoroso ritorno alla Fiorentina. Ci ha lavorato l'agente Lucci, tra le mille tentazioni della lunga estate di Juan che ha portato al traguardo bianconero solo a fine agosto. Con Mourinho era rottura totale, il Chelsea pronto a prestarlo e la Fiorentina che si è fatta venire questa pazza idea: se lo riprendessimo? Contatti, telefonate, approccio concreto per trattare. La Fiorentina ha insistito, peccato ci fosse proprio la Juve ad averlo in pugno: se lo avesse mollato o se avesse tentennato ancora a lungo, i viola erano pronti a chiudere per il gran ritorno. Addirittura c'é stata una chiamata di Paulo Sousa al giocatore, cordiale e in amicizia, bel gesto di una trattativa semi-nascosta. Ma con gran correttezza, la scelta è stata la Juve. Sousa e Cuadrado si sono 'lasciati' benissimo.
ORA IL RISCATTO - La Juventus da tempo è giá all'opera per riscattarlo con sconto dal Chelsea, attorno ai 20 milioni ma anche qualcosa in meno. Le trattative sono partite, tutto in mano a Lucci, c'é tempo (a gennaio si intensifica) e serenitá perché Cuadrado non ha dubbi. Vuole ancora la Juve, aspetta e spera si definisca tutto al piú presto. Con buona pace della Fiorentina (ri)sfiorata e del nuovo amico Paulo Sousa. Le strade del calcio sono infinite...
Fabrizio Romano