Romano: Chelsea e United, scout a Marassi per Icardi. Rinnovo congelato
Una Bentley in garage (possibilmente color oro), un gol su assist di Messi e San Siro ai suoi piedi. Quando Maurito Icardi arrivò a Genova con il braccio destro di sempre, Abian Morano, nel lontano 2010, portava con sé un sorriso sempre stampato in faccia, un valigione pesantissimo e questi tre sogni talmente grandi da sembrare irraggiungibili in così poco tempo. Con quella città fu subito amore: il mare come Barcellona, il calore dei tifosi della Sampdoria come sentirsi a casa.
Eppure, il nueve puro è spietato, si sa. Non guarda in faccia a nessuno. Da quando Icardi è un giocatore dell'Inter, alla Samp ha sempre fatto gol. Una tassa. E l'autografo sul tabellino anche questa volta è stato a un passo. Giocata splendida, tiro e... traversa. Niente mani alle orecchie per Maurito contro la sua ex Samp, con cui non si è lasciato benissimo nonostante un gol nel derby col numero 98 sulle spalle o un pomeriggio da urlo allo Juventus Stadium.
Al Doria ha sempre fatto male quando ci ha giocato contro, dal pomeriggio da far west con Maxi Lopez fino alle notti di San Siro. Icardi è un purosangue: quando sa che una sua puntura può fare ancor più male, ci prende gusto. Ma niente da fare, seppur la sua prestazione è stata da applausi. Non era una sera qualsiasi per Maurito, quella di ieri. Perché a seguirlo dalla tribuna sul palcoscenico di Marassi c'erano scout inviati direttamente dal Manchester United e dal Chelsea, particolarmente attenti alla crescita esponenziale di Icardi. Van Gaal aveva mandato i suoi uomini già a vederlo contro il Palermo, a San Siro; Mourinho non smette di tenerlo d'occhio da un anno abbondante, convinto che in quel ragazzino sfacciato ci sia tutta la forza necessaria per un numero nove da Premier League.
Già, la Premier, il vero desiderio numero uno dell'Icardi cresciuto: adesso ha 22 anni appena compiuti e sa perfettamente di essere nella fase d'esplosione della sua carriera. Segna a raffica, quando non lo fa convince lo stesso come anche ieri contro la Samp. Insomma, si vede che Maurito è uno che vale. E adesso l'Inghilterra lo guarda da vicino, perché l'argentino la preferirebbe anche alla Spagna dove - per dirne uno - il Cholo Simeone farebbe carte false per lui. Il segnale degli scout in tribuna non va sottovalutato: i club inglesi sanno perfettamente che Icardi è appetibile, ancor più in un'Inter senza Europa. Ma soprattutto perché il contratto di Maurito resta un caso delicatissimo.
Come vi raccontiamo da tempo, la firma non c'è ancora. Perché l'Inter non vuole attivare da subito il nuovo accordo da 3 milioni a stagione, già soffocata in monte ingaggi dai tanti acquisti di gennaio e dallo stipendio quasi triplicato di Kovacic. Per questo, Icardi ad oggi guadagna meno di 1 milione, non ha ancora firmato un contratto nuovo a 900 minuti dalla fine del campionato e si ritroverebbe con un ingaggio bassissimo in un'Inter che rischia di star fuori dall'Europa, sicuramente dalla Champions. Tutti fattori che spianano la strada verso l'Inghilterra, a meno di accelerate decise per il rinnovo che resta ancora, pericolosamente nel congelatore. Intanto, la Premier tiene d'occhio Icardi e il mercato corre. Proprio come i sogni di Maurito. Altro che Bentley nel garage.
Fabrizio Romano