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    Romamania:| Zeman, non sei al centro del mondo

    Romamania:| Zeman, non sei al centro del mondo

    'Il rendimento delle squadre di Zeman dipende fondamentalmente dalla qualità della preparazione estiva. Ha bisogno di una rosa già completa per aumentare le chance di ottenere dei risultati'. Quante volte avete ascoltato questo ritonello dagli addetti ai lavori, in riferimento all'allenatore boemo? Il postulato può essere pure corretto, ma il punto è un altro. Di solito, chi parla in questi termini lo fa per stuzzicare la dirigenza nel velocizzare gli acquisti; dal mio punto di vista, invece, questa particolare esigenza di Zeman è uno dei suoi grandi limiti.

    Con la riforma delle coppe europee i club sono stati costretti ad anticipare il ritiro dalla seconda alla prima metà del mese di luglio, ovvero a mercato ufficialmente appena aperto. Certo, è possibile già preparare qualche acquisto nei mesi precedenti (vedi Dodò è Castan), ma è utopistico pensare di poter rifondare una squadra entro il 3 luglio. E a 65 anni Zeman non può essere cambiato, da lui mi aspetto sempre il solito modo di pensare calcio.

    Corsa, schemi, 4-3-3 ostinato, ma la figura dell'allenatore moderno è un altra: il mister al servizio dei giocatori, e non il contrario. Grazie a questa filosofia, Antonio Conte ha vinto il campionato italiano e Roberto Di Matteo la Champions League. La figura dell'allenatore al centro del mondo la Roma l'ha avuta già l'anno scorso con Luis Enrique, e i risultati sono sotto gli occhi d tutti. D'altronde, citando Corrado Guzzanti, soltanto ripetendo mille volte lo stesso errore s'impara ad eseguirlo alla perfezione.

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