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  • Andrea Staccioli INSIDE
    Romamania:| Una sfida, non un affare...

    Romamania:| Una sfida, non un affare...

    La Roma in vendita. Una storia che va avanti dal 2004. Ci mise gli occhi per primo Kerimov. Poi Soros e Fioranelli. Ora sembra la volta buona: il fondo Aabar ed il gruppo americano sono considerati i favoriti. Outsider Angelucci, sgradito alla piazza. Sette anni, dicevamo, di trattative fallite: acquistare la Roma è obiettivamente complicato, ma per il nuovo proprietario sarà ancor più difficoltoso gestire la società.

    L'ultimo bilancio si è chiuso con un passivo di oltre 20 milioni e quello del prossimo giugno terminerà con un'altra perdita significativa. In poche parole, gli investitori saranno obbligati ad effettuare un processo di ricapitalizzazione per non perdere i 'big' come De Rossi, Menez e Vucinic. Oltretutto dovranno esser bravi a continuare l'opera di dimagrimento degli ingaggi attuali. Ogni riferimento ad Adriano non è puramente casuale.

    I tifosi romanisti quindi non si aspettino dalla nuova era una partenza lanciata. Sognare l'arrivo di Xavi, di Cristiano Ronaldo e di Messi è lecito, per carità, ma ragionevolmente si dovrà attendere qualche anno prima di immaginare nuovi investimenti. La gestione Sensi, infatti, ha lasciato sì una grande eredità, ma limitatamente al parco giocatori; per il resto sono presenti tanti buchi finanziari da colmare. I futuri proprietari saranno costretti a partire, insomma, con il freno a mano tirato, per poi puntare all'effetto diesel.

    L'augurio personale, in tal senso, è che nella corsa alla Roma possano spuntarla gli americani, maestri nel ramo del marketing e della progettualità. Tuttavia, chiunque la comprerà dovrà impegnarsi duramente per trascinarla in pianta stabile nell'elite del calcio mondiale. Acquistare la società giallorossa, oggi, infatti, non può esser considerato un affare, ma una sfida. Una volta vinta, però, ci si potrà divertire.

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