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    Romamania:| Una brutta figura

    Romamania:| Una brutta figura

    L'episodio di Stekelenburg convocato, poi venduto e quindi frettolosamente recuperato perché non rimpiazzato, è l'esempio di una Roma che fatica a crescere, incapace di darsi una normalità. Il caso del portiere ha chiuso una settimana paradossale, iniziata lunedì con la conferenza stampa del d.s. Sabatini durante la quale si è fatto cenno ad un rischio esonero per Zeman. 

    Ventiquattro ore dopo è stata invece ufficializzata la conferma dello stesso allenatore, al termine di un doppio colloquio con la dirigenza, e ricevuta la fiducia da parte della squadra. Come per Stekelenburg, anche in quel caso la Roma ha sostanzialmente deciso di non cambiare per mancanza di un sostituto. Gli esoneri costano, le dimissioni sono gratis. Allegri e Blanc rimangono idee per la prossima stagione, come Viviano del resto. Peccato che lo spogliatoio sia stato già infettato e i vari bubboni scoppiati più volte.

    Stekelenburg, Castan, Pjanic, De Rossi, Marquinho, Lamela, Osvaldo, Nico Lopez: sembra un abbozzo di formazione giallorossa, in realtà è la lista dei giocatori che si è scontrata con il boemo in questi cinque mesi di stagione. La tregua (sempre che ci sia effettivamente) è armata. La società americana sta sempre più prendendo la piega di quella 'roselliana': un club che consuma i problemi per incapacità di risolverli. Le gestioni cambiano, le brutte figure restano.

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