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    Romamania: Garcia, portaci lo scudetto

    Romamania: Garcia, portaci lo scudetto

    • Francesca Schito
    Un 2015 da dimenticare. Può sembrare un paradosso, per un anno solare che ha visto la Roma chiudere al secondo posto in campionato a giugno e che ora vede i giallorossi a soli 4 punti dalla vetta e agli ottavi di Champions League. Ma non c'è dubbio che il 2015 sia stato l'anno più difficile per Rudi Garcia. Gli impegni ravvicinati hanno fatto emergere tutti i limiti dell'allenatore e le eliminazioni in Coppa Italia - con la Fiorentina dodici mesi fa e con lo Spezia a metà dicembre - ed Europa League - ancora per mano della Fiorentina - restano il principale rammarico: vincere lo scudetto non è mai qualcosa di scontato, specialmente a Roma, ma il fatto che De Rossi e compagni non siano riusciti ad arrivare in fondo in competizioni ampiamente alla portata è una macchia impossibile da trascurare

    Un 2015 iniziato e concluso con due successi discussi: da Udine, 0-1 con un colpo di testa di Astori che ha provocato diverse polemiche sul fronte gol-non gol, al 2-0 rifilato a un Genoa decimato e in piena crisi. In mezzo, qualche sprazzo di gloria: spiccano i due successi nei derby, con quello griffato Yanga-Mbiwa che ha garantito alla società un secondo posto cruciale per le casse del club e ha soprattutto scacciato l'incubo di un sorpasso definitivo da parte della Lazio, partita con altri obiettivi ma ritrovatasi a lottare proprio con la Roma per l'accesso diretto ai gironi. Sembrava un nuovo inizio e il mercato della società, che ha portato nella capitale giocatori del calibro di Salah e Dzeko, faceva e fa ben sperare. Il successo contro la Juventus a fine agosto ha illuso tutti, poi la Roma si è smarrita, pur toccando la vetta della classifica dopo aver sbancato Firenze all'insegna del vecchio "difesa e contropiede", ideale per una squadra che riesce a brillare solo quando permette a Gervinho e Salah di pungere in ripartenza.

    Il passaggio del turno in Champions League è stato, per certi versi, l'emblema di un 2015 surreale: la squadra centra il risultato richiesto, pur tra mille difficoltà e grazie a un incastro incredibile di risultati, e i pochi tifosi fischiano la notizia della qualificazione. Il 2016 della Roma dovrà avere tutt'altro volto per provare a riconquistare un tifo provato dalla guerra con il prefetto Gabrielli e, soprattutto, per centrare il primo successo della gestione statunitense: il cammino in Champions League non sarà certo semplice, a Rudi Garcia non resta che un obiettivo. I tifosi vogliono lo scudetto, in un campionato senza padroni tutto potrebbe essere possibile. Ma servirà un'altra Roma.

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