Calciomercato.com

  • Getty Images
    Romamania:| Totti non è come gli altri

    Romamania:| Totti non è come gli altri

    Totti non è un giocatore come tutti gli altri. Questo concetto dovrà entrare al più presto nella testa di Luis Enrique. E' chiaro: ognuno ha gli stessi diritti, ci mancherebbe, però occorre rispetto per l'uomo e per il giocatore. Attualmente Francesco è il più pagato nella rosa, è il capitano, diciotto anni in prima squadra, 207 gol in serie A. E' illegittimo pensare di mandarlo in panchina, preferendogli Okaka, un ragazzo che non ha nemmeno partecipato al ritiro di Riscone.

    Francesco Totti è nato pronto, a Bratislava si è allenato più degli altri per superare il dolore al flessore e non si aspettava un esclusione, tanto meno di non esser avvertito della decisione. Lucho, infatti, comunica la formazione ai giocatori un'ora prima di scendere in campo. Già con Claudio Ranieri durante l'ultima stagione si sono creati simili problemi d'incomprensione con lo stesso Totti e con De Rossi.

    Il capitano non chiede privilegi, non pretende di giocare sempre, ma si attende rispetto. Luis Enrique in questo primo mese di allenamenti, invece, ha dimostrato tutta la propria inesperienza ad alti livelli. Ad oggi è incapace di gestire i campioni e le scelte societarie, vedi Borriello. Giunge dalla serie B spagnola e non può pretendere di arrivare a Roma ed attivarsi da sergente di ferro. Non ne ha né il carisma né i numeri.

    Afferma di non guardare in faccia nessuno quando sceglie la formazione. Bene, ma sappia che i giocatori gli potrebbero rispondere con la stessa moneta. Se il mister non si intestardisce, c'è ancora tutto il tempo per recuperare i rapporti. Stasera si gioca, è il debutto stagionale della Roma davanti al proprio pubblico: al di là delle incomprensioni e degli equivoci, rendiate orgogliosi i tifosi. Dall'Europa non si deve uscire.

    Altre Notizie