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Romamania: Totti, l'addio di un'eterna bandiera
Intanto i tifosi giallorossi si preparano a celebrarlo nel prossimo derby, domenica alle 12.30, in quello che, con ogni probabilità, sarà il suo ultimo derby (anche la Nike gli ha consegnato un paio di scarpini speciale per questa partita, segnale significativo che il suo destino sia ormai lontano dal campo). Comunque andrà a finire rimarrà l'amaro in bocca di non vederlo più in quella partita, in cui spesso e volentieri è stato protagonista nel bene e nel male. Che Francesco abbia scritto pagine indelebili della storia della Roma non può essere messo in dubbio. Che sia stato idolo di generazioni di tifosi nemmeno. Sarà difficile vedere una Roma senza di lui, anche se negli ultimi anni di campo ne ha visto ben poco.
Sarà la fine di un'epoca, l'addio di un fuoriclasse straordinario, amato e odiato perché simbolo di quella romanità che non può lasciare indifferenti. Figlio di Roma e della Roma ha sempre ostentato il suo senso di appartenenza, a volte eccedendo pur sempre con l'ingenuità di un buono con la battuta pronta.
Francesco Totti, uno degli ultimi numeri 10, è rimasto fedele alla sua squadra per tutta la sua carriera, rinunciando a vincere qualcosa pur di rimanere in una piazza che lo ha trattato e lo ricorderà per sempre come un imperatore romano. Sarebbe bello, per chi vorrà salutarlo nelle prossime partite di campionato, che venisse comunicato il suo futuro: sia che decida di smettere, come sembra probabile, sia che invece si decida di prolungargli il contratto.